40° Salvifici doloris: p. Arice (Cottolengo), “la sofferenza del credente, unita a quella di Gesù, non è sprecata ma collabora alla salvezza del mondo”

Il carisma del Beato mons. Luigi Novarese e della sua famiglia spirituale è “originale perché dono dello Spirito santo e lo Spirito santo è sempre originale e originante nel beneficiare la Chiesa della grazia necessaria per edificarla e farla crescere nella santità e nella carità”. Così il padre generale della Piccola Casa della Divina Provvidenza – Cottolengo, p. Carmine Arice, sabato 20 luglio a Roma ha aperto il convegno “La Salvifici doloris come fonte della spiritualità per il tempo della sofferenza”, a 40 anni dalla pubblicazione dell’omonima Lettera apostolica di San Giovanni Paolo II sul senso cristiano della sofferenza umana, e a 40 anni dalla morte del Beato Novarese (1914-1984), fondatore dei Silenziosi operai della croce e del Centro volontari della sofferenza. “Il carisma novaresiano – ha proseguito Arice – è anche prezioso perché ricorda a tutti noi che, se nulla è moralmente più devastante della mancanza di un senso per vivere, soprattutto quando la sofferenza segna corpo e anima, così nulla è più benefico e prezioso di uno scopo vero e credibile, capace di illuminare le notti dello spirito. Per grazia di Dio e spirito di fede, sapere che la sofferenza del credente, unita a quella di Gesù non è sprecata, e che rende il cristiano, seppur fragile, vulnerabile e peccatore, collaboratore di Cristo per la salvezza del mondo e protagonista in una storia sacra, è un dono impagabile”.
I lavori si sono svolti sabato 20 e domenica 21 luglio presso la Chiesa del Suffragio a Roma (via Santa Giulia) dove è sepolto il Beato Novarese. Al convegno è intervenuto anche don Janusz Surzykiewicz, sacerdote polacco legato al carisma del Beato Novarese. Al termine della prima giornata ha avuto luogo la celebrazione eucaristica in occasione del 40° di morte del Beato Novarese (20 luglio 1984) presieduta dal card. Angelo Comastri. Ieri una tavola rotonda e po la partecipazione Piazza San Pietro all’Angelus di Papa Francesco, che ha rivolto un saluto “ai Silenziosi operai della croce e al Centro volontari della sofferenza, riuniti nel ricordo del fondatore il Beato Luigi Novarese”.

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