La Scuola delle arti e dei mestieri della Fabbrica di San Pietro in Vaticano

Alla vigilia dell’inizio della terza edizione della Scuola delle arti e dei mestieri della Fabbrica di San Pietro in Vaticano, abbiamo incontrato il direttore p. Francesco Occhetta e la vicedirettrice Gloria Amaduzzi, per capire meglio una scuola che vuole essere strumento per rivitalizzare attività tradizionali del passato, rilanciandole nel futuro come possibile occasione di lavoro ma anche di sensibilizzazione e responsabilizzazione su mestieri preziosi all’interno di strutture antiche come la basilica vaticana

(Foto Scuola delle arti e dei mestieri della Fabbrica di San Pietro in Vaticano)

A poche settimane dal termine dell’anno scolastico, è lecito domandarsi quali siano le opportunità che attendono i giovani appena diplomatisi e quali strade si aprono davanti a loro e, tra le tante, c’è anche quella che ogni anno viene offerta gratuitamente a 20 giovani, femmine e maschi provenienti da tutto il mondo, dalla Scuola delle arti e dei mestieri della Fabbrica di San Pietro in Vaticano. Alla vigilia dell’inizio della terza edizione, abbiamo incontrato il direttore p. Francesco Occhetta e la vicedirettrice Gloria Amaduzzi, per capire meglio una scuola che vuole essere strumento per rivitalizzare attività tradizionali del passato, rilanciandole nel futuro come possibile occasione di lavoro ma anche di sensibilizzazione e responsabilizzazione su mestieri preziosi all’interno di strutture antiche come la basilica di San Pietro.

(Foto Calvarese/SIR)

“La scuola nasce per desiderio del card. Mauro Gambetti, che ha ripristinato una tradizione antica della Fabbrica di San Pietro, perché questa scuola esisteva già nel diciottesimo secolo, poi era stata interrotta e adesso è stata ripristinata”, le parole di p. Occhetta che sottolinea l’importanza di questa scuola, “Diamo non solo la possibilità ai ragazzi di imparare, ma diamo anche la possibilità alla basilica di avere delle competenze che diventano generative. Cioè le nostre maestranze trasmettono delle tecniche uniche al mondo, come quelle del mosaico o dei falegnami che in altre parti non si imparano, e che rischiano di non essere più trasmesse quando questa generazione andrà in pensione. Per cui questa generatività, questo passarsi il testimone tra una generazione e l’altra, garantisce molta vita di manutenzione anche alla basilica stessa”. La scuola offre l’opportunità di iscriversi entro il 18 agosto prossimo a 20 ragazzi tra i 18 ed i 25 anni provenienti da tutto il mondo, compilando il form con la propria candidatura nell’area dei siti di riferimento della basilica di San Pietro (www.basilicasanpietro.va) o della Fondazione Fratelli tutti (www.fondazionefratellitutti.org). In seguito le candidature saranno selezionate e le persone assegnate ai 5 corsi offerti: scalpellini e marmisti; muratori, stuccatori e decoratori; falegnami; fabbri; mosaicisti.

(Foto Calvarese/SIR)

“La scuola è totalmente gratuita. I corsi hanno una durata di 6 mesi, da ottobre ad aprile. Il piano didattico si compone di 600 ore: 200 ore di lezioni teoriche e 400 riservate alla pratica laboratoriale. Gli studenti sono a stretto contatto con le maestranze sanpietrine nelle officine della basilica sperimentandosi nei vari mestieri. I docenti provengono sia dalla Fabbrica di San Pietro che da atenei. Le lezioni si svolgono da lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17. Sono previsti anche sopralluoghi, uscite, visite didattiche e seminari di approfondimento. Nel weekend i ragazzi sono liberi”. Queste le parole di Amaduzzi, che sottolinea come la proposta formativa sia integrale, rivolta a tutte le dimensioni della persona, “Offriamo lezioni teoriche e attività pratiche di laboratorio, ma anche la possibilità ai ragazzi di vivere insieme in appartamenti messi a disposizione gratuitamente dalla scuola, sperimentandosi così in una vita comunitaria”.

(Foto Scuola delle arti e dei mestieri della Fabbrica di San Pietro in Vaticano)

Non è compreso nell’offerta formativa ma, convivendo nei luoghi abitati da Papa Francesco, nelle 2 edizioni trascorse, ha avuto un valore aggiunto significativo per i partecipanti anche l’incontro con Bergoglio in udienza generale. Un’esperienza unica che ci tiene a rimarcare il direttore p. Occhetta, “Si tratta di un’esperienza di vita, perché oltre ad imparare in uno spazio sacro che è il più importante al mondo come la basilica di San Pietro, i ragazzi vivono insieme, studiano insieme, pensano insieme e vivono anche i momenti di socialità e di e di vita insieme. La Scuola delle arti e dei mestieri della Fabbrica di San Pietro in Vaticano, offre la possibilità di un’alleanza tra mani, testa e cuore. I ragazzi che vogliono investire la loro vita per curare la bellezza che è un dono di Dio, possono venire da noi”.

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