Solidarietà: Casa della Carità Milano, “cresce la richiesta di aiuto”. Fra le urgenze alloggio, lavoro, sostegno legale e salute

(Foto Casa della Carità - Milano)

Casa, lavoro, sostegno legale e salute sono i principali bisogni espressi dalle 11.597 persone aiutate e ospitate lo scorso anno dalla Casa della Carità, “che ha potuto garantire i suoi servizi grazie a 156 lavoratrici e lavoratori, 129 volontarie e volontari e con il contributo di 19.185 donatrici e donatori”. È quanto emerge dal Bilancio di Sostenibilità 2023 della Fondazione, presentato oggi. Più in dettaglio, “sono cresciute le persone che si sono rivolte ai servizi diurni di via Brambilla” a Milano: 2.957 al centro di ascolto (+64,4%), 2.198 allo sportello di tutela legale (+58,1%), 1.336 a docce e guardaroba (+18%), 2.726 agli sportelli per la residenza fittizia (+30,9%). “Pur restando stabile il dato delle persone ospitate (460), sono aumentati i giorni di permanenza media a dimostrazione della maggiore vulnerabilità di chi è accolto alla Casa della Carità, che ha comportato percorsi più lunghi e articolati verso l’autonomia”.

Spiega Maurizio Azzollini, direttore generale della Fondazione: “La Casa ha risposto a queste fragilità in aumento attraverso il consolidamento di tutte le sue attività – da quelle più storiche, come il centro di ascolto, a quelle che si sono strutturate negli ultimi anni, come l’accoglienza in emergenza delle famiglie rifugiate – grazie anche all’immissione di nuovo personale”.
Aggiunge don Paolo Selmi, presidente della Casa della Carità: “In questo mio primo anno alla guida della Casa ho visto che qui è offerto un tempo di ospitalità molto dignitoso. C’è una delicatezza dell’accoglienza, che vede la persona nella sua interezza e non solo in relazione al bisogno che manifesta. Questo accade con chi vive qui, ma anche con chi si incontra una sola volta ai servizi diurni. Il che mi fa dire che il volto amorevole di questa Casa si rivela già dall’ingresso, quando le persone bussano alla nostra porta”.

Se fra le richieste di aiuto arrivate al centro di ascolto sono aumentati la ricerca di lavoro (+63,4%) e l’assistenza legale (92,3%), nel 2023 si è assistito a un vero boom di chi è alla ricerca di una casa: +105,9%”, spiegano alla Casa della Carità. “A chiedere aiuto sono state soprattutto persone straniere, ma considerevole è stato anche il numero di Italiani che ha chiesto un primo colloquio, aumentato di circa un terzo rispetto al 2022”.
Un altro termometro dell’emergenza casa sono gli sportelli per la residenza anagrafica “Residenza-Mi”, che la Fondazione gestisce per conto del Comune di Milano. Nato per dare alle persone senza dimora un indirizzo di residenza, “attualmente al servizio si rivolgono per la maggior parte (60%) persone che non vivono per strada ma in un’abitazione, nella quale però non hanno la possibilità di fissare la residenza perché prive di un regolare contratto”.
Tutti i dati del Bilancio di Sostenibilità 2023 sono consultabili sul sito web www.casadellacarita.org.

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