Siria: Un ponte per, fornita assistenza sanitaria di base e di emergenza agli sfollati nei campi del nord-est

Il progetto “Assistenza sanitaria salvavita per la popolazione colpita dalla guerra nel nord-est della Siria” implementato dall’Ong italiana “Un ponte per” e dal suo partner locale, la Mezzaluna rossa curda (Krc), si è appena concluso. Il progetto ha fornito assistenza sanitaria di base e di emergenza alle popolazioni che hanno subìto gli effetti devastanti della guerra, come le persone sfollate e rifugiate che vivono nei maggiori campi del nord-est della Siria.
Il progetto, lanciato ad aprile 2023, è stato reso possibile grazie al supporto dell’Unione europea che sostiene Un ponte per in Siria dal 2017, garantendo la continuità dei servizi sanitari essenziali e salvavita e l’assistenza specializzata per donne, neonati e bambini. L’intervento ha raggiunto oltre 95.000 persone fornendo supporto completo ai Centri di salute primaria e alle ambulanze che coprono l’intero territorio del nord-est della Siria. Di questi, l’80% sono donne e bambini. Nel drammatico contesto siriano, dove il conflitto colpisce la popolazione da ormai 13 anni, il sistema sanitario è stato gravemente compromesso a causa della distruzione delle strutture sanitarie e della carenza di personale specializzato, dispositivi medici e medicinali. Tutto ciò è stato fortemente aggravato da una drammatica crisi economica che ha portato il 97% della popolazione siriana a vivere al di sotto della soglia di povertà.
Il progetto ha garantito supporto continuo a 5 Centri di salute primaria nei campi di Al Hol, Areesha, Abu Khashab, Serekanye e Mahmoudli; 11 ambulanze, e un Centro di Gestione e Coordinamento delle Emergenze per gestire i trasferimenti in ambulanza in caso di emergenze o epidemie (come il colera). Grazie al forte coordinamento con gli attori locali, durante il progetto l’Ong ha trasferito il Centro di salute di Mahmoudli alla gestione delle autorità locali, che continueranno a mantenerlo funzionale.
Tutti i servizi sono gratuiti e universalmente accessibili. In un anno, le strutture supportate hanno fornito oltre 145.000 visite mediche, assistito alla nascita sicura di un totale di 639 bambini con il loro personale specializzato (in un contesto dove il parto in casa è ancora diffuso, contribuendo ad aumentare la mortalità materna/infantile), e fornito servizi di trasporto di emergenza in ambulanza per più di 8.000 pazienti in condizioni di pericolo di vita.
Inoltre, oltre 73.000 persone hanno ricevuto informazioni essenziali per migliorare il loro stato di salute e prevenire malattie trasmissibili altamente letali, soprattutto tra i bambini, nonché informazioni cruciali e percorsi di riferimento sui servizi di protezione disponibili per le persone più vulnerabili.

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