“Questa Nunziatura apostolica è un chiaro segno dell’attenzione e della sollecitudine del Santo Padre per la Chiesa, il popolo e le autorità di questo nobile Paese”. Lo ha detto mons. Edgar Peña Parra, sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato della Santa Sede, nel suo discorso che ha pronunciato ieri, 12 luglio, in occasione della riapertura della rappresentanza pontificia in Honduras. “Sono lieto di essere qui con tutti voi in occasione della riapertura di questa Rappresentanza pontificia, ricordando una lunga storia di relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e la Repubblica dell’Honduras. Guardando la sua bandiera potremmo dire che questi rapporti nascono dal cuore di Dio e dal suo amore per il suo popolo. Molti dicono che il suo blu, comune ad altre bandiere americane, si ispira all’azzurro della Vergine Immacolata, ma questo ha un tono più profondo, perché, essendo lo stesso Cielo che si vede nelle sue acque, la profondità del cuore della sua gente lo riflette con maggiore intensità che in altre regioni”.
Il sostituto ha osservato come “la riapertura di questa Nunziatura apostolica dimostra le solide relazioni bilaterali che esistono da anni tra la Repubblica dell’Honduras e la Santa Sede”. “Chiamiamo affettuosamente questa sede la casa del Papa in Honduras, perché compito del nunzio apostolico è anche quello di curare il rapporto della Chiesa locale con il Santo Padre e la Santa Sede. In questo modo, il nunzio apostolico incarna la sollecitudine del successore di Pietro e della Chiesa universale, per questa frazione del popolo di Dio pellegrina in Honduras, come segno di comunione di tutti i suoi membri con il Corpo mistico di Cristo”.
In conclusione, il ringraziamento al nunzio apostolico, mons. Gábor Pintér, a mons. Giacomo Antonicelli, segretario, alle Suore di Marta e Maria e ai collaboratori, in particolare a “tutti coloro che con tanto impegno e dedizione hanno reso possibile la realizzazione di quest’opera”.