“Un grazie sincero e sentito per aver detto sì al Signore 70 anni fa e per aver detto tanti altri sì che l’hanno condotta ad essere padre di questa parrocchia aiolese”. Queste le parole espresse da Anna Silvi, mamma di suor Chiara Lusetti, missionaria del Verbo Incarnato e originaria di Aiola, in occasione dei festeggiamenti ad Aiola per i 70 anni di sacerdozio di mons. Antenore Vezzosi. “Tanti sì – ha proseguito – che l’hanno portata a viaggiare su e giù per l’Italia con l’Anspi per aiutare i giovani a vivere il loro tempo libero nella gioia dell’incontro, dell’accoglienza, della crescita spirituale per diventare persone responsabili, capaci di scelte impegnative. Il Signore le ha concesso il dono prezioso di una lunga vita, della lucidità della mente, di conservare la carica dell’ottimismo, della fiducia e del saper valorizzare i talenti di ognuno”. I quattordici lustri di intenso e prezioso sacerdozio di mons. Vezzosi sono stati ricordati domenica 7 luglio nella chiesa parrocchiale intitolata a San Giuseppe, sposo della Beata Vergine, nel corso di una liturgia eucaristica presieduta dal novantatreenne presbitero e concelebrata da don Daniele Casini e da don Angelo Orlandini e a cui era presente anche il sindaco di Montecchio. Al termine della celebrazione eucaristica mons. Tiziano Ghirelli, canonico della basilica di San Pietro, ha dato lettura del messaggio autografo di Papa Francesco a mons. Antenore, sottolineando le peculiarità del prezioso ministero generosamente svolto nella comunità aiolese ed evidenziando la gioiosa collaborazione e il clima sereno che in settant’anni ha saputo suscitare.