“Nonostante i tempi contingentati, sono arrivate alla Segreteria generale del Sinodo ben 108 Sintesi nazionali preparate dalle Conferenze episcopali, cui si aggiungono 9 risposte pervenute dalle Chiese orientali cattoliche, 4 dalle riunioni internazionali di Conferenze episcopali e la Sintesi dell’Unione dei superiori generali e dell’Unione internazionale delle superiore generali in rappresentanza della vita consacrata”. Lo ha dichiarato il card. Mario Grech, segretario generale della Segreteria generale del Sinodo, durante la conferenza stampa di presentazione dell’Instrumentum laboris che si è tenuta questa mattina nella Sala Stampa della Santa Sede.
“Occorreva poi ascoltare alcune voci in particolare: quelle di coloro che, in forza del ministero e/o del carisma ricevuto, sono in special modo abilitati a dare espressione alla fede comune. Tra costoro si trovano certamente i teologi: è in tal senso che, il 14 marzo scorso, la Segreteria generale del Sinodo ha ufficializzato la costituzione di 5 Gruppi di studio, composti da 33 esperti di diversa provenienza e competenza, chiamati ad approfondire alcune delle istanze di fondo che pervadono la Relazione di Sintesi: il volto sinodale missionario della Chiesa locale (1), dei raggruppamenti di Chiese (2) e della Chiesa universale (3), nonché il metodo sinodale (4) e la questione del ‘luogo’, da intendere non solo in senso geografico, ma in senso culturale e inseparabilmente teologico (5)”, ha spiegato.
“I contributi di questi Gruppi, che sono stati attivi tra i mesi di aprile e maggio, sono confluiti anch’essi nell’Instrumentum laboris e saranno alla base di un Sussidio teologico di prossima pubblicazione, che offrirà alcune linee di approfondimento teologico e canonistico dei temi presenti nell’Instrumentum, per aiutare i membri dell’Assemblea a riconoscere e a comprendere le radici e le implicazioni di quanto è contenuto in esso”, ha concluso.