La Conferenza dei vescovi della Repubblica Dominicana (Ced) ha tenuto la sua 62ª assemblea plenaria, con l’obiettivo di valutare le azioni pastorali svolte nelle 11 diocesi, nell’ordinariato militare e nelle organizzazioni che fanno parte della Ced. Durante l’assemblea, che si è tenuta la scorsa settimana, i vescovi hanno auspicato, anche con la preghiera, “l’approvazione di un Codice penale che rispetti la Costituzione e i valori che identificano i dominicani. Hanno inoltre riflettuto sulla situazione del Paese, chiedendo a Dio di continuare a illuminare le autorità affinché la loro gestione contribuisca al perseguimento del bene comune.
Mons. Héctor Rodríguez, arcivescovo di Santiago de los Caballeros e presidente della Ced, ha sottolineato che durante l’assemblea i vescovi sono rimasti attenti al passaggio dell’uragano Beryl, unendosi in solidarietà con i Paesi che sono stati colpiti. D’altra parte, riferendosi alla stagione dei cicloni tropicali che sta attualmente colpendo il Paese, ha invitato le organizzazioni di emergenza e i cittadini a prendere le misure necessarie di fronte a questi fenomeni atmosferici.
Durante l’omelia della messa, mons. Rodríguez ha sottolineato l’importanza di “difendere la dignità umana e la vita” come uno degli aspetti fondamentali dell’azione pastorale della Chiesa, invitando i prelati a “prestare attenzione agli ambienti in cui la dignità dell’essere umano è violata, poiché la cura, l’attenzione e l’accoglienza di Dio sono presenti lì dove la vita è minacciata”.
Allo stesso modo, ha esortato i vescovi a rimanere “fedeli alla missione, nello stile di Gesù”, per rispondere con speranza alle sfide che la Chiesa cattolica nella Repubblica Dominicana deve affrontare, tra cui “promuovere una cultura della difesa, della cura, della protezione dei minori e delle persone vulnerabili; trasparenza e responsabilità, povertà e disuguaglianza; secolarizzazione e riforma sinodale della Chiesa”.