Un “metodo, concertato e improntato al dialogo tra forze politiche, sociali e culturali” nella “valutazione degli impatti complessivi dell’autonomia differenziata sull’unità sostanziale del Paese. Ogni qualvolta negli interventi di revisione costituzionale sia stato violato o venga ancora violato lo spirito di condivisione, a favore invece della ordinaria dialettica dei dibattiti parlamentari tra maggioranza e minoranza, a essere indebolita è la nostra democrazia”. È quello che chiedono da Trieste, dove si sono ritrovati per la 50ª Settimana sociale dei cattolici in Italia, Azione cattolica italiana, Acli, Associazione Guide e Scouts cattolici italiani, Comunità di Sant’Egidio, Fraternità di Comunione e Liberazione, Movimento cristiano lavoratori, Movimento politico per l’unità Focolari, Rinnovamento nello Spirito e segretaria della Consulta nazionale delle aggregazioni laicali, in una lettera inviata al Paese nella quale sottolineano il loro impegno a difesa della democrazia.
“È necessaria oggi più che mai quella tensione costituente, che recuperi con magnanimità un desiderio di confronto reciproco nelle differenze, che superi il rischio di radicali polarizzazioni e che diventi impegno a realizzare, a ogni livello, quella ‘democrazia sostanziale’, la quale consiste nella piena concretizzazione dei diritti sociali per i poveri, per gli ‘invisibili’ e per ogni persona nella sua infinita dignità che rappresentano – come ha ricordato Papa Francesco – il cuore ferito della democrazia perché la democrazia non è una scatola vuota, ma è legata ai valori della persona, della fraternità e dell’ecologia integrale”, scrivono le associazioni firmatarie della lettera.
“Ci sentiamo impegnati, a partire dall’ambito educativo, a dare vita ad una democrazia partecipata e dal basso, garantita dall’equilibrio di pesi e contrappesi dell’assetto istituzionale della Repubblica e sostenuta dalla promozione delle autonomie locali in una prospettiva sussidiaria e solidale. Nella consapevolezza che, come ci ha ricordato il capo dello Stato, ‘la democrazia non è mai conquistata per sempre'”, aggiungono.
“Nel solco tracciato in questa Settimana sociale di Trieste da Papa Francesco, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal presidente della Conferenza episcopale italiana, card. Matteo M. Zuppi, dagli oltre 1.000 delegati e 6.000 partecipanti accorsi da ogni punto d’Italia, sentiamo che questo profondo sogno di condivisione e non di divisione accomuni tante donne e uomini, bambini e anziani, giovani e adulti che hanno a cuore il bene e il futuro dell’Italia”, concludono Azione cattolica italiana, Acli, Associazione Guide e Scouts cattolici italiani, Comunità di Sant’Egidio, Fraternità di Comunione e Liberazione, Movimento cristiano lavoratori, Movimento politico per l’unità Focolari, Rinnovamento nello Spirito e segretaria della Consulta nazionale delle aggregazioni laicali.