Settimana sociale: p. Costa, “il tempo della democrazia non è mai tempo perso”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

(Trieste) Contribuire, ascoltare, tessere insieme, proporre per decidere, accompagnare. Sono gli “elementi chiave” indicati da padre Giacomo Costa sul versante del “metodo”, affinché i lavori della Settimana sociale non si fermino all’esperienza di Triste. “Contribuire nel senso che tutti sono chiamati a prendere parte alla vita democratica”. Nessuno può esserne escluso, e cita i giovani, i poveri, gli stranieri: “Tutti possono contribuire alla crescita del Paese”. Ascoltare: “Occorre allacciare i bottoni della fiducia reciproca”, riconoscendo i rispettivi limiti e mettendo in comune la propria voce, le rispettive idee. “Tessere insieme, ovvero cogliere le consonanze e le dissonanze, entrambe interessanti”. Quindi “proporre per decidere, elaborare proposte, assumere decisioni”, “costruendo un consenso che eviti le fratture”. Padre Costa specifica: “il tempo della democrazia non è mai tempo perso”. Non ultimo, Costa parla di accompagnamento, “perché i processi hanno bisogno di essere accompagnati. Basti pensare al grande contributo portato qui a Trieste dai giovani facilitatori” nei laboratori della partecipazione. Cita infine il cammino sinodale “che mette al centro la partecipazione, una risposta all’individualismo e al populismo. Un metodo di agire carico di speranze”.

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