Germania: i vescovi tedeschi, “urgenti risposte comuni” su democrazia, sostenibilità, digitalizzazione e migrazione

La Conferenza episcopale tedesca (Dbk) ha pubblicato ieri il documento “Idee guida per la politica dell’Unione europea”. Il lavoro è stato realizzato dal Gruppo di lavoro episcopale per l’Europa, presieduto dal vescovo di Essen, mons. Franz-Josef Overbeck sulle sfide dell’Ue. La dichiarazione è rivolta principalmente al Parlamento europeo, alla nuova Commissione europea e al Consiglio, nonché a tutti i responsabili della politica europea nell’Ue. Il messaggio centrale è un impegno politico per l’Europa e la democrazia. La dichiarazione fa seguito al testo del 2021 “L’Europa ne vale la pena”. Formula tre principi guida per un’Ue democratica, solidale e capace. Concretizza questi principi guida utilizzando i quattro temi di democrazia, sostenibilità, digitalizzazione e migrazione. Un aspetto centrale è che l’Ue deve trovare risposte alle sfide geopolitiche esistenziali. Overbeck afferma: “La nostra affermazione chiarisce: viviamo in tempi di enormi cambiamenti geopolitici. Sono urgentemente necessarie risposte europee comuni. A tal fine, l’Ue dovrebbe continuare a porre la dignità di tutte le persone e i principi della democrazia liberale al centro della sua politica. Perché vale quanto segue: un mondo senza l’Ue sarebbe un mondo peggiore. Tenendo presente questo, vorrei ringraziare sinceramente il Gruppo di lavoro episcopale per l’Europa per le nostre fruttuose discussioni e per la cooperazione costruttiva nello sviluppo di questa dichiarazione”.
I vescovi esortano i politici europei a esigere con coerenza il rispetto dei principi costituzionali in tutti gli Stati membri, ad esempio trattenendo i finanziamenti. Allo stesso tempo, incoraggiano l’Ue a mettere a disposizione maggiori finanziamenti per rafforzare la democrazia. Di fronte allo scetticismo europeo di molti cittadini, i vescovi chiedono maggiore trasparenza nelle decisioni politiche. È un compito continuo trasmettere visibilmente la legittimità democratica e i processi nell’Ue. Allo stesso tempo è importante attuare riforme, ad esempio per quanto riguarda le decisioni di politica estera o la politica agricola e strutturale. Nel dibattito sulla migrazione il gruppo di lavoro chiede che l’immigrazione legale nell’Ue sia resa più possibile e meglio coordinata. Soprattutto nel campo della formazione, la cooperazione con Stati popolosi e con un’elevata disoccupazione giovanile potrebbe portare vantaggi ad entrambe le parti. I paesi di origine dei rifugiati dovrebbero essere sostenuti nell’eliminazione delle cause della fuga. Ciò richiede anche un coordinamento più efficace delle strategie di politica di sviluppo nell’Ue.

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