Coldiretti esprime il proprio sostegno all’accordo sottoscritto oggi al Viminale dai ministri dell’Interno, Matteo Piantedosi, e delle Politiche agricole, Francesco Lollobrigida, che prevede l’assegnazione di terreni confiscati alle mafie ai giovani agricoltori. “Questa iniziativa rappresenta un passo significativo nella lotta contro le agromafie e nella promozione della legalità e della sostenibilità nel settore agroalimentare. La criminalità organizzata, con il business delle agromafie – ricorda l’associazione – ha superato i 24,5 miliardi di euro, minando gravemente la qualità e la sicurezza dei prodotti italiani e danneggiando l’immagine del Made in Italy”.
“I beni confiscati – dichiara Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio Agromafie di Coldiretti – sono la concreta dimostrazione che l’antimafia è recupero di legalità che ‘paga’ anche in termini di nuove opportunità di lavoro e di nuove occasioni di iniziative imprenditoriali libere”. Il progetto presentato oggi, secondo Coldiretti, “non solo sottrae risorse alle mafie, ma offre ai giovani agricoltori la possibilità di contribuire alla rinascita economica e sociale delle nostre campagne. Gli agricoltori sono infatti i primi custodi del territorio e con il loro lavoro garantiscono la sostenibilità e la cura dell’ambiente. Sostenere i giovani imprenditori agricoli attraverso l’assegnazione di terreni confiscati alle mafie è un passo fondamentale per rilanciare la legalità e la competitività del nostro settore agroalimentare”.
La criminalità nelle campagne, prosegue l’organizzazione agricola, “si manifesta attraverso furti di attrezzature e mezzi agricoli, racket, estorsioni, caporalato e truffe nei confronti dell’Unione europea, compromettendo il libero mercato e soffocando l’imprenditoria onesta”. Coldiretti sottolinea l’urgenza di una riforma dei reati in materia agroalimentare, come proposto da Giancarlo Caselli, per perseguire con maggiore efficacia questi crimini. A conferma dell’impegno nella lotta contro la criminalità organizzata nel settore agroalimentare, è stata recentemente inaugurata a Bruxelles la sede permanente della Fondazione Osservatorio Agromafie, sotto la guida di Francesco Greco. Questa iniziativa mira a portare la cultura della legalità a livello europeo, affrontando temi come le frodi alimentari, lo sfruttamento lavorativo e le pratiche commerciali sleali, per difendere il Made in Italy e tutelare i consumatori. Coldiretti auspica che questa iniziativa porti a risultati concreti già nella prossima stagione e ribadisce il suo impegno nel supportare tutte le azioni volte a favorire la crescita e il rinnovamento del comparto agricolo italiano.