Dialogo interreligioso: la comunità “Ahmadiyya Muslim Jamaat Italia” ha incontrato Papa Francesco

(Foto comunità Ahmadiyya d'Italia)

Mercoledì 26 giugno, una delegazione dell’Ahmadiyya Muslim Jamaat Italia è stata ricevuta in udienza da Papa Francesco. Si tratta – si legge in un comunicato diffuso oggi dalla comunità – del terzo incontro nel giro di due anni, con il Papa – ed “è servito a rafforzare il dialogo e la cooperazione interreligiosa e a rinsaldare il rapporto diretto tra il pontefice e questa comunità musulmana che conta circa 100 milioni di fedeli nel mondo”.

Imam della comunità Ahmadiyya d’Italia, Ataul Wasih Tariq

Durante l’udienza, Papa Francesco – si legge ancora nel comunicato – ha espresso gratitudine e apprezzamento per il messaggio di amore e tolleranza promosso dalla comunità Ahmadiyya, racchiuso nel motto ‘Amore per tutti, odio per nessuno’”. Il presidente nazionale della Comunità Ahmadiyya in Italia, Abdul Fatir Malik, ha dichiarato: “Crediamo fortemente nella libertà religiosa e siamo grati a Papa Francesco per il suo sostegno e l’impegno verso questo principio fondamentale”. L’Imam della comunità Ahmadiyya d’Italia Ataul Wasih Tariq ha aggiunto: “È stato un incontro breve ma intenso. Tra i temi affrontati, abbiamo discusso dei conflitti mondiali in corso e abbiamo ribadito la missione della nostra Comunità di avvicinare le persone a Dio nel XXI secolo nella convinzione che solo attraverso la vicinanza a Dio e la preghiera, potranno prevalere la giustizia e la pace. Su questi temi c’è piena sintonia con il Papa e l’incontro è stata l’occasione per riaffermare i nostri reciproci impegni per promuovere tali valori”. Durante l’incontro è stata sottolineata l’importanza di un dialogo rispettoso e sincero tra cristiani e musulmani, essenziale per costruire una società armoniosa. Al termine, scambio di doni a “suggellare una piena sintonia e una profonda amicizia”. In Italia, gli Ahmadi sono presenti formalmente dal 1993. La comunità è presente nelle città di Bologna, Milano e Roma, ed è composta da 16 comunità locali con oltre 16 nazionalità diverse. Gli Ahmadi sono membri attivi di Religions for Peace e contribuiscono significativamente al Lirec Centro Studi, un centro che lavora attivamente per la libertà religiosa e la libertà civile, promuovendo il dialogo e la comprensione tra fedi e culture diverse.

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