“Dieci passi nel palazzo della memoria. Guida alle memnotecniche” è il titolo del volume dove sono sviluppate con le tecniche di memoria ed è offerta un’antologia di testi fondamentali tratti dall’antichità, dal medioevo e dalla prima modernità. L’autore è Daniele Vinci, docente di Metodologia della Ricerca e di Antropologia filosofica nella Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna, che inserisce “l’anello mnemonico nella catena omiletica”. “Così può capitare anche alla memoria del predicatore – scrive Vinci – se non apprende l’arte di far fruttificare quella moneta, sviluppandola e organizzandola in modo efficace: dal tesoro della sua mente lo scriba del regno potrà trarre, al posto giusto e al momento opportuno, cose nuove e cose antiche”.
Sul buon uso della memoria propria e altrui nell’omelia e nella predicazione l’antropologo e filosofo della Facoltà teologica sarda costruisce un agile manuale (155 pp., di cui 21 di note, € 18) recentemente pubblicato nella collana “Studi e Ricerche” della Metis Academic Press. Tra i protagonisti dell’”ars omiletica” un posto di riguardo al cardinale Carlo Maria Martini, protagonista di un caso di studio su cui si è soffermato da Vinci in 30 pagine di testo. “È la stessa storia a dirci – secondo Daniele Vinci – che la memoria è stata parte essenziale e ineludibile del discorso pubblico e della predicazione. Da questa tradizione antica dovremmo, ancora oggi, attingere a piene mani”.