“Oggi, attraverso Internet e i social media, si rischia di accettare tutto indiscriminatamente, influenzando lo stile di vita e i valori delle persone”. A lanciare il grido d’allarme è stato il Papa, ricevendo in udienza i partecipanti al XIX Capitolo generale della Società del Verbo Divino (Verbiti), definiti “esperti di inculturalità”. San Giovanni Paolo II, invece, ha ricordato Francesco citandolo, disse: “Suscitare una nuova cultura dell’amore e della speranza ispirata dalla verità che ci rende liberi in Cristo Gesù. Questo è lo scopo dell’inculturazione”. “E ci vuole discernimento”, ha aggiunto a braccio: “chiedete allo Spirito Santo questa grazia del discernimento”. “Essere missionari della sinodalità”, l’ultima consegna: “La Chiesa che esce è così: aperta agli altri, sempre aperta, col cuore in mano. È una comunità accogliente e avvolgente dove il Signore vive e lo Spirito è attivo. Oggi questa Chiesa deve crescere con un approccio sinodale, ascoltando tutti, dialogando con tutti e discernendo nello Spirito quale sia la missione”. “La sinodalità non è una cosa di moda, è di per sé missionaria e, viceversa, la missione è sempre sinodale”, ha sottolineato il Papa, incoraggiando i religiosi a promuovere la sinodalità in ogni aspetto della loro vita: “lasciate che ogni comunità cresca e goda di uno stile sinodale in cui tutti si sentano ascoltati e accolti. Infine, fate ciò che lo Spirito dice, ma è importante il processo in cui lo Spirito si muove in modo delicato, tra i popoli semplici e nei luoghi più lontani”.