Germania: Chiesa, numeri in calo. Mons. Bätzing (presidente vescovi), “anche una Chiesa più piccola deve proclamare la buona notizia di Dio”

Il numero di persone che abbandonano la Chiesa in Germania è diminuito nel 2023, ma rimane elevato. L’anno scorso, secondo le statistiche della Chiesa in Germania pubblicate oggi dalla Conferenza episcopale tedesca (Dbk), hanno abbandonato la chiesa 402.694 persone. Questo è il secondo valore più alto nella storia delle statistiche sull’abbandono della Chiesa, dopo il dato record del 2022 di 522.821 dimissioni. Alla fine dello scorso anno appartenevano alla Chiesa cattolica in Germania complessivamente 20.345.872 persone. Insieme a decessi e traslochi, ciò si traduce in un calo dei membri della Chiesa cattolica di 591.718 persone. Il maggior numero di abbandoni si trova nell’arcidiocesi di Colonia (40.913, anno precedente 51.345), seguita da Friburgo (33.835, anno precedente 41.802) e Monaco e Frisinga (32.874, anno precedente 49.029). Più basso il numero di abiure nelle diocesi di Görlitz con 392 (anno precedente 422), Magdeburgo (1.244, anno precedente 1.486) ed Erfurt (1.811, anno precedente 2.413).
Quasi tutte in calo le cifre relative alla vita ecclesiale nel 2023. I battesimi sono stati 131.245 (2022: 155.173); i matrimoni in chiesa 27.565 (2022: 35.467); prime comunioni 151.835 (2022: 162.506); cresime 105.942 persone (2022: 110.942); funerali 226.179 (2022: 240.144). La frequenza alle funzioni religiose è leggermente aumentata, attestandosi al 6,2% (anno precedente 5,7%).
Lieve l’aumento delle persone che nel 2023 hanno aderito alla Chiesa cattolica: 1.559 rispetto alle 1.447 del 2022, e sono state riammesse 4.127 persone (2022: 3.753). Il numero delle parrocchie è leggermente sceso a 9.418 (2022: 9.624), anche per le azioni di accorpamento in atto in molte diocesi tedesche. Nel 2023 i sacerdoti erano 11.702 (2022: 11.987), di cui 5.971 parroci. Sono state celebrate 38 ordinazioni sacerdotali, di cui 4 di religiosi. Il vescovo del Limburgo e presidente della Dbk, mons. Georg Bätzing, ha definito allarmanti i dati pubblicati: “I numeri mostrano che la Chiesa è in una crisi globale”, ha detto oggi il vescovo. “I numeri sono un indicatore della realtà”, ma non ci si può rassegnare e rinchiudere nella paura, ha detto Bätzing, perché anche se la Chiesa diviene più piccola ha il compito di “proclamare la buona notizia del Dio amorevole, creativo e liberatore”.

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