Caritas Ambrosiana: cresce l’emergenza. Principali bisogni: reddito, lavoro, casa

In occasione della pubblicazione del Bilancio sociale, l’Osservatorio delle povertà e le risorse di Caritas Ambrosiana rende pubblici alcuni ulteriori dati, anticipando l’annuale “Rapporto sulle povertà nella diocesi ambrosiana”, che sarà pubblicato dopo l’estate. Le rilevazioni dell’Osservatorio evidenziano che nel 2023 i centri di ascolto del campione e i servizi Caritas hanno aiutato 17.238 persone in povertà; di queste, come già evidenziato dal Bilancio sociale, 14.697 si sono rivolte ai centri d’ascolto, numero cui vanno aggiunti i 1.363 che si sono rivolti al Sai (immigrati), i 843 rivoltisi al Siloe (famiglie italiane in povertà) e i 335 rivoltisi al Sam (gravi marginalità urbane).
Rispetto al 2022, il numero di persone ascoltate e aiutate è aumentato del 17,9% (a fronte di un aumento del 22,6% del numero dei centri del campione). “Rispetto al triennio 2020-2022 si osserva una stabilizzazione della situazione: l’emergenza legata prima alla pandemia, poi alla guerra in Ucraina e all’aumento dei costi delle materie prime e dell’inflazione, sembra in fase di attenuazione, anche se il flusso di persone in cerca di aiuto resta elevato. Tra le persone incontrate, prevalgono gli immigrati (quasi esclusivamente extracomunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno): sono stati il 63,8%, in aumento rispetto al 2022 (60,9%) e con un’incidenza maggiore rispetto al dato nazionale riguardante i Cda Caritas”.
Dal punto di vista dell’età, “si conferma il dato del 2022 per le fasce di età più anziane (ultra65enni e 55-64enni), che hanno fatto registrare l’aumento più importante, in termini di accessi a sportelli e servizi, rispetto al periodo precedente la pandemia (+83,7% gli ultra65enni, +42,3% i 55-64enni)”.
I principali bisogni manifestati – spiegano dalla Caritas milanese – da chi chiede aiuto sono reddito (69,9%), occupazione (33,1%) e problemi abitativi (14,8%). Fino al 2018 l’ordine era invertito: l’occupazione rappresentava il primo bisogno. Questa tendenza conferma il consolidarsi del fenomeno del “lavoro povero”, con i guasti sociali che esso determina.
Il Rapporto, con questi e altri dati, sarà pubblicato e presentato nella sua versione integrale in vista del 17 ottobre, Giornata mondiale di lotta alla povertà.

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