Papa Francesco: Giornata mondiale creato, cita Gioacchino da Fiore, “non scoraggiarsi davanti alla barbarie umana”

“La speranza è la possibilità di rimanere saldi in mezzo alle avversità, di non scoraggiarsi nel tempo delle tribolazioni o davanti alla barbarie umana”. Lo spiega il Papa, nel messaggio per la Giornata mondiale del creato, che si celebra il 1° settembre sul tema: “Spera e agisci con il creato”. “La speranza cristiana non delude, ma anche non illude”, osserva Francesco: “se il gemito della creazione, dei cristiani e dello Spirito è anticipazione e attesa della salvezza già in azione, ora siamo immersi in tante sofferenze che San Paolo descrive come tribolazione, angoscia, persecuzione, fame, nudità, pericolo, spada”. In questa prospettiva, “la speranza è una lettura alternativa della storia e delle vicende umane: non illusoria, ma realista, del realismo della fede che vede l’invisibile. Questa speranza è l’attesa paziente, come il non-vedere di Abramo”. A questo proposito, il Papa cita “quel grande visionario credente che fu Gioacchino da Fiore, l’abate calabrese ‘di spirito profetico dotato’, secondo Dante Alighieri, il quale “in un tempo di lotte sanguinose, di conflitti tra Papato e Impero, di Crociate, di eresie e di mondanizzazione della Chiesa, seppe indicare l’ideale di un nuovo spirito di convivenza tra gli uomini, improntata alla fraternità universale e alla pace cristiana, frutto di Vangelo vissuto”. “Questo spirito di amicizia sociale e di fratellanza universale ho proposto in Fratelli tutti”, ricorda Francesco, secondo il quale “questa armonia tra umani deve estendersi anche al creato, in un antropocentrismo situato, nella responsabilità per un’ecologia umana e integrale, via di salvezza della nostra casa comune e di noi che vi abitiamo”.

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