Tumori del sangue: Ail, delegazione ricevuta al Quirinale da Mattarella. Toro (presidente), “ha ascoltato con interesse i nostri risultati, i nostri bisogni”

(Foto Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Una delegazione dell’Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma (Ail) è stata ricevuta ieri in udienza, presso la Sala Sebastiano Ricci del Quirinale, dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata nazionale per la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma e per celebrare i 55 anni di attività dell’associazione, con l’impegno rinnovato a sostenere la ricerca scientifica e affiancare i pazienti con tumore del sangue e i loro familiari. In un comunicato diffuso oggi dall’Ail, viene sottolineato che nel corso del colloquio sono state ripercorse le principali tappe della lunga storia dell’associazione, i suoi valori fondanti, le attività e i molteplici servizi offerti ai malati ematologici; il costante sostegno alla ricerca scientifica quale strumento primario per la cura dei tumori del sangue, e i cui rilevanti progressi hanno contribuito in maniera determinante al miglioramento della sopravvivenza e della qualità di vita dei pazienti. È stato sottolineato il prezioso lavoro portato avanti dai volontari, più di 17.000 donne e uomini che ogni giorno donano gratuitamente il loro tempo e le loro competenze nei reparti ematologici, nelle Case alloggio Ail, e nell’assistenza domiciliare e psicologica offerta ad adulti e bambini fragili, e in molti altri servizi dedicati alla cura e al miglioramento della qualità di vita dei malati e dei loro familiari. Inoltre, i rappresentanti di Ail hanno evidenziato l’importanza di fare rete a livello nazionale e internazionale, il valore della collaborazione, dello scambio e della solidarietà, valori cardine per la comunità scientifica e l’associazione.
“Ail da 55 anni è impegnata quotidianamente nel migliorare la qualità della vita dei pazienti ematologici e delle loro famiglie, sostenendo la ricerca scientifica, l’assistenza sociosanitaria, e promuovendo la conoscenza dei tumori del sangue. Siamo cresciuti molto dal 1969, diventando un punto di riferimento per i pazienti italiani e i loro caregiver, e per l’ematologia italiana, ha dichiarato Giuseppe Toro, presidente nazionale dell’Ail, aggiungendo che “siamo riconoscenti al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che anche quest’anno ha voluto riceverci e ha ascoltato con interesse i nostri risultati, i nostri bisogni. Siamo orgogliosi della strada fatta fin qui, strada tracciata dall’indimenticato professor Franco Mandelli, e continuiamo a prefissarci traguardi ambiziosi affinché nessun paziente ematologico si senta mai solo nel lungo percorso della malattia: questo è il nostro obiettivo e per farlo dobbiamo sensibilizzare costantemente la cittadinanza e le Istituzioni perché ci supportino negli sforzi”.
Nel corso dell’incontro è stato ribadito il costante impegno nel sostenere la ricerca scientifica per la cura dei tumori del sangue attraverso l’innovazione. Realizzare un futuro senza tumori del sangue – conclude la nota – è l’aspirazione di Ail, la cui missione si traduce in tre parole: ricerca, cura e sensibilizzazione. In Italia circa mezzo milione di persone convive con un tumore del sangue e ogni anno vengono diagnosticati più di 30mila nuovi casi di leucemie, linfomi e mieloma. In un anno Ail, con le sue 83 sezioni provinciali, ha finanziato 146 progetti di ricerca scientifica, 5.186 viaggi solidali, 62.898 notti offerte nelle Case alloggio Ail a 2.395 pazienti e caregiver, servizi di cura domiciliare per 29.302 accessi per adulti e 3.699 accessi pediatrici.

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