Israele e Gaza: risposta dell’ambasciatore Schutz (Israele) alle parole di Guterres (Onu), “discorso parziale e unilaterale”

Secca risposta di Raphael Schutz, Ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, alle parole pronunciate recentemente dal segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che ha affermato che “il mondo non può permettersi che il Libano diventi un’altra Gaza”. In una dichiarazione diffusa oggi e pervenuta al Sir, Schutz ricorda che nel massacro del 7 ottobre, “1.500 israeliani innocenti sono stati massacrati e/o violentati e/o rapiti da Hamas” e che “a partire dall’8 ottobre, un giorno dopo il massacro”, “Israele è stato attaccato contemporaneamente anche dalle forze armate dal Libano, dalla Siria, dallo Yemen”, “tutte alleate dell’Iran”. “A seguito dei continui attacchi dal Libano (effettuati principalmente da Hezbollah senza alcun tentativo da parte delle autorità libanesi di esercitare la propria responsabilità e sovranità) – scrive l’ambasciatore israeliano – circa 80mila israeliani sono diventati sfollati e rifugiati nel proprio Paese. Da nove mesi ormai non possono tornare alle loro case e alla loro vita di routine”. Al segretario generale dell’Onu, l’ambasciatore Schutz chiede di porre “al centro dell’attenzione” anche “le minacce esplicite dell’Iran di annientare Israele e le sofferenze degli israeliani del sud, del nord e di tutto il territorio nazionale che dal 7 ottobre vivono di fronte a una guerra condotta contro di loro da una moltitudine di fronti regionali”. Le Nazioni Unite pertanto – prosegue la nota – dovrebbero “esercitare una pressione efficace sulle autorità iraniane e libanesi” affinché i due Paesi adottino “misure contro Hezbollah, evitando così un’escalation in una guerra su vasta scala tra Israele e Libano”. E conclude: “Non riuscendo a farlo e insistendo su un discorso parziale e unilaterale, hanno la loro parte di responsabilità riguardo a qualsiasi possibile risultato”.

 

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