È stata presentata oggi nella sala conferenze della curia arcivescovile la seconda edizione del Bilancio di missione dell’arcidiocesi di Milano. All’incontro sono intervenuti mons. Bruno Marinoni, vicario episcopale per gli Affari economici, Antonio Antidormi, economo, Elena Beccalli, docente di Economia degli intermediari finanziari dell’Università Cattolica, nominata proprio giovedì scorso rettore dell’Ateneo (entrerà in carica il 1° luglio), e l’arcivescovo, mons. Mario Delpini. Il documento – che fa riferimento ai dati economici dell’anno pastorale 2022-2023 per quanto riguarda la curia diocesana e ai dati del 2022 per gli altri soggetti analizzati – si articola in tre capitoli. Dopo una prima parte dedicata a una panoramica della struttura della diocesi, il secondo capitolo dettaglia il modo in cui le risorse economiche della curia e dei cosiddetti enti centrali vengono destinate a tre ambiti: la “cura pastorale”, la “cura amministrativa”, e il sostegno ad attività e progetti sul territorio. Viene inoltre analizzata la provenienza di queste stesse risorse. Nel capitolo conclusivo, una novità rispetto alla prima edizione, vengono forniti i dati aggregati dei rendiconti economici delle oltre mille parrocchie della diocesi: “Dall’ammontare delle offerte ricevute alle risorse destinate per le diverse tipologie di attività pastorali (educative, caritative, celebrativo sacramentali, culturali ed aggregative…), dai contributi ed entrate straordinarie alle spese per manutenzioni e ristrutturazioni”, viene spiegato. Un focus particolare è infine dedicato alla situazione del debito delle parrocchie.
“Le risorse impiegate a livello di curia ed enti centrali sono state pari a 68.739.473 euro e, rispetto all’anno precedente, si riscontra un significativo aumento, con un 32% di crescita dovuto sia alla definitiva uscita dal periodo emergenziale del Covid che aveva limitato in modo particolare il volume dei servizi erogati (i dati della prima edizione del Bilancio di missione facevano riferimento essenzialmente all’anno pastorale 2021-2022), sia all’aumento delle entrate da parrocchie ed enti che hanno permesso una maggiore assegnazione di contributi a favore del territorio”. Tali risorse “sono state destinate per il 43% al sostegno di attività e progetti sul territorio: oltre 17 milioni di euro alla carità, quasi 8 milioni alle necessità delle parrocchie, circa 1 milione e 700mila euro ciascuno sia alle missioni che a progetti di educazione, formazione e cultura, poco più di 1 milione all’assistenza e formazione del clero”. Il 40% delle risorse sono state invece destinate alla cosiddetta “cura amministrativa” (vigilanza canonica, consulenza amministrativa, servizi) e il 17% alla “cura pastorale” (indirizzo, coordinamento, formazione).