Sabato 22 e domenica 23 giugno a Roccaporena di Cascia è stata celebrata la Festa della Rosa e delle Rite: due giornate per fare memoria del miracolo della rosa sbocciata in pieno inverno nel giardino di Rita a Roccaporena. La sera del 23 si è tenuta una veglia itinerante avviata in località “Il Molinaccio”, luogo simbolo del sentiero di Santa Rita Cascia-Roccaporena. Poi, si è sostato nei luoghi ritiani per ascoltare dei brani di Vangelo, delle meditazioni e dei canti proposti dalla Corale “Santa Rita” di Cascia. La fiaccolata è terminata con l’adorazione eucaristica dinanzi alla chiesa di S. Montano. Quest’anno, per la prima volta, lungo il percorso c’erano dei figuranti del Corteo storico che hanno rappresentato le fasi salienti della vita di Santa Rita. Domenica 23, durante la messa celebrata dall’arcivescovo di Spolweto-Norcia, mons. Renato Boccardo, è stato salutato il ritorno della reliquia (una pietra della casa natale dove è incastonata una teca contenente la reliquia della Santa) dalla parrocchia di Santa Caterina d’Alessandria in Mistretta (Ms). Don Nolberto Cardenas Rosas, rettore del santuario, lo scorso mese di febbraio aveva consegnato la reliquia alla comunità siciliana. E il parroco don Giovanni Lapin, presente con una piccola delegazione di amastratini, ha raccontato che sono stati mesi di grazia e di preghiera molto intensi e partecipati. Nell’omelia mons. Boccardo ha ricordato la grandezza di Santa Rita: “Lei è potente perché la sua vita è stata potente al cuore di Dio. Siamo qui pellegrini da varie parti d’Italia per chiederle di farsi interprete presso il Padre dei nostri sentimenti. Rita ci ricorda l’importanza di fidarsi di Gesù e ci ripete: lui è con noi ogni giorno, fino alla fine del mondo”. La reliquia di Santa Rita, riconsegnata dalla comunità di Mistretta, rimarrà per un periodo a Roccaporena: il reliquiario che la contiene, infatti, necessita di essere ripulito e consolidato. Dopo, presumibilmente in autunno, verrà portata in una parrocchia di Kiev, in Ucraina. Il santuario di Roccaporena già da tempo, grazie ad un sacerdote polacco che si reca spesso in Ucraina a portare aiuti umanitari, sta lavorando a questo progetto. “Ci recheremo nella martoriata Ucraina – afferma don Cardenas Rosas – per affidare quella popolazione a Santa Rita, grande paciera, e per dire con forza che le nostre ‘armi’ per fermare il male e la violenza sono la preghiera e la solidarietà. E, infatti, oltre alla reliquia il nostro santuario porterà anche aiuti concreti per la gente ucraina”.