Vescovi siciliani: Caltanissetta, oltre 800 catechisti al raduno regionale. Mons. Gisana, “la vita sia testimonianza di fede”

Sono stati oltre 800 i partecipanti al raduno regionale dei catechisti, organizzato a Caltanissetta dall’Ufficio regionale per la catechesi della Conferenza episcopale siciliana. L’appuntamento è stato parte integrante del convegno di catechesi che si è svolto a Caltanissetta, appunto, venerdì 21 e sabato 22 giungo.
L’evento dal titolo “Ascolto, comunicazione e linguaggi: evangelizzare nel contesto siciliano” ha visto, nella prima giornata, prima un momento di condivisione e di confronto con sacerdoti delle diverse diocesi dell’Isola e, poi, di approfondimento e riflessione con le equipe catechistiche delle diocesi siciliane. Durante il raduno, quanti si occupano di catechesi in Sicilia hanno avuto l’opportunità di partecipare a workshop tematici, conferenze e momenti di preghiera e riflessione.
Gli interventi dei relatori hanno offerto spunti preziosi per affrontare le sfide attuali della trasmissione della fede: Andrea Monda (direttore de L’Osservatore Romano), mons. Valentino Bulgarelli (direttore dell’Ufficio catechistico nazionale della Cei) e Marco Tibaldi (formatore, consulente dell’Ucn, direttore dell’Istituto di scienze religiose di Bologna) hanno dibattuto su “Intelligenza artificiale e testimoni digitali. Tra contenuti e testimonianza”.  Alla manifestazione sono stati presenti mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della Cesi, mons. Mario Russotto, vescovo di Caltanissetta, e mons. Rosario Gisana, vescovo di Piazza Armerina e delegato per la catechesi, il quale così si è rivolto ai catechisti sottolineando l’importanza che hanno come testimoni e annunciatori del Vangelo nelle loro comunità: “Oggi si è riflettuto sulla comunicazione e sull’apprendimento dei nuovi linguaggi della vita nel contesto della fede cristiana. Lo Spirito Santo è guida e autore della nostra storia, anche nei momenti di difficile comprensione comunicativa. L’esistenza di ogni persona è una profezia vivente e un messaggio di salvezza attraverso l’esperienza personale e comunitaria. Gesù, che parlava il linguaggio del suo tempo e trasmetteva messaggi di fede, ci invita a fare altrettanto. La nostra vita deve essere una testimonianza di fede, capace di parlare ai cuori delle persone”.

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