Diocesi: Milano, domani consegna del premio “Fuoco dentro – Donne e uomini che cambiano il mondo” con mons. Delpini

Un riconoscimento a coloro che con il generoso impegno per il bene dell’individuo e della società sono diventati testimoni di speranza, illuminando il cammino di chi hanno incontrato. Questo il significato del Premio “Fuoco dentro – Donne e uomini che cambiano il mondo”, istituito dall’arcidiocesi di Milano e da Elikya, associazione di promozione sociale che dal 2012 opera in diversi ambiti del mondo civile e religioso. La cerimonia di consegna del Premio, giunto quest’anno alla terza edizione, si terrà domani, domenica 23 giugno, alle 21 nel teatro del Collegio Villoresi di Merate (Lc). A ricevere il riconoscimento, quest’anno significativamente realizzato da alcuni artigiani di Betlemme, saranno: don Claudio Burgio, fondatore e presidente dell’Associazione Kayrós oltre che cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano; Carlo Alberto Caiani e la moglie Sara Pedroni, che con i loro tre figli da quasi vent’anni accolgono minori in affido presso la cascina dei padri Somaschi a Vercurago (Lc); Blessing Okoedion, donna nigeriana sopravvissuta alla tratta che ha denunciato i suoi aguzzini e ora è impegnata come mediatrice culturale e interprete; suor Nabila Saleh che ha vissuto per tredici anni a Gaza e che a causa della guerra con Israele è stata per sei mesi rifugiata nella parrocchia latina, prendendosi cura dei più fragili sotto i bombardamenti; infine Franco Vaccari, presidente e fondatore di “Rondine Cittadella della pace”, organizzazione impegnata per il superamento dei conflitti armati nel mondo. Un premio alla memoria sarà poi dedicato a suor Luisa Dell’Orto, uccisa nel 2022 nella capitale di Haiti dove era la colonna portante di “Casa Carlo”, centro che raccoglie centinaia di bambini di strada, ricostruito nel 2010 dopo il terremoto che ha devastato l’isola caraibica.
La serata, che vedrà la partecipazione dell’arcivescovo Mario Delpini, sarà animata dal Coro Elikya, ensemble composto da 50 coristi di 16 nazionalità differenti, guidati dal direttore Raymond Bahati, che propone un intreccio di diverse forme artistiche.

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