Diocesi: Locri-Gerace, al Santuario di Polsi iniziative per renderlo “sempre uno spazio di ristoro spirituale e di preghiera”

“La bellezza del luogo e del paesaggio in cui è collocato esige una particolare attenzione da parte di tutti nella conservazione del luogo, nella pulizia e nella cura dell’ambiente. Per questo abbiamo ritenuto importante alcune iniziative relative al decoro degli spazi esterni ed interni. Nella speranza che quanti vengono al Santuario vi prestino sempre maggiore cura, custodendolo, evitando la dispersione dei rifiuti e collaborando perché non si verifichino incendi e altri danni”. Lo scrive in una lettera aperta il rettore del Santuario della Madonna di Polsi nella diocesi di Locri-Gerace, don Tonino Saraco comunicando ai fedeli alcune iniziative e opere in corso di realizzazione, per rendere “il nostro Santuario decoroso ed accogliente”. Per quanto riguarda l’accoglienza pellegrini – spiega il sacerdote – sono stati eseguiti alcuni lavori di ristrutturazione delle stanze e dei servizi igienici in camera e di manutenzione della Casa del Pellegrino. A breve avrà inizio la pavimentazione della Via Crucis ed il suo completamento. “Il nostro sogno – scrive don Saraco – è il completamento di questa opera avviata da anni grazie all’interessamento dei Superiori di Polsi che mi hanno preceduto ed alla generosità dei fedeli e delle carovane. Speriamo poterla inaugurare nel corso del Giubileo del 2025”. Il Giubileo sarà “un’occasione unica per ravvivare la devozione mariana con pellegrinaggi e altre iniziative che riguardano anche la realtà sociale”. Due gli eventi programmati: Peregrinatio Crucis in tutta la diocesi e nelle diocesi vicine e il Pellegrinaggio dei giovani. Il rettore vuole dare “particolare attenzione” alle opere sociali del Santuario. Tra i progetti in corso un birrificio sociale a Polsi, un uliveto di 4500 piante in un’area rurale tra Siderno e Agnana e la realizzazione di una coltivazione di fichi in un bene confiscato nel comune di Ardore Marina. Questi ultimi progetti – spiega il rettore del santuario di Polsi – hanno come scopo “la valorizzazione del nostro territorio e soprattutto la creazione di nuove opportunità di lavoro. A tal proposito, in collaborazione con la Caritas diocesana, abbiamo assunto al Santuario due ex detenuti per dare loro possibilità di riscatto e di integrazione sociale”. “Il Santuario – conclude – ci appartiene e tutti dobbiamo fare la nostra parte, per renderlo sempre uno spazio di ristoro spirituale e di preghiera”.

 

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