“Prendere nota delle accuse e delle prove circa il delitto di scisma di cui è accusato (affermazioni pubbliche dalle quali risulta una negazione degli elementi necessari per mantenere la comunione con la Chiesa cattolica: negazione della legittimità di Papa Francesco, rottura della comunione con Lui e rifiuto del Concilio Vaticano II)”. È quanto si legge in un decreto attribuito al Dicastero per la Dottrina della Fede e pubblicato in un post sull’account X dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò, già nunzio apostolico negli Stati Uniti, nel quale si annuncia che lo stesso si sarebbe dovuto presentare questo pomeriggio (o nominare un suo difensore) alle ore 15.30. Nel caso di mancata comparizione o di una difesa scritta presentata entro il 28 giugno, si legge ancora nel documento, l’arcivescovo “sarà giudicato in sua assenza”.