“Negli ultimi dieci anni, l’Europa ha affrontato un’emergenza rifugiati di una portata mai vista dalla II guerra mondiale, con oltre dieci milioni di persone che hanno trovato rifugio nei nostri Stati membri”: è la sintetica fotografia che la Segretaria generale del Consiglio d’Europa Marija Pejčinović Burić traccia oggi, nella Giornata mondiale del rifugiato. La prospettiva è chiara: “Il nostro impegno continuo a difendere i diritti dei rifugiati è una testimonianza dei nostri valori condivisi”. Pejčinović Burić rende omaggio al sostegno che il Consiglio fornisce ai rifugiati in una molteplicità di modi, a partire dalle visite dei rappresentanti speciali nei Paesi più colpiti dai flussi di rifugiati per capire come sostenere al meglio queste persone. E sulla base del Piano d’azione sulla protezione delle persone vulnerabili nel contesto della migrazione e dell’asilo in Europa (2021-2025) sono stati lanciati progetti per rafforzare i diritti dei rifugiati e migliorare i sistemi di asilo dei Paesi, spiega ancora la Segretaria generale. Nell’elenco delle azioni, la formazione dei professionisti locali, corsi online gratuiti e strumenti pratici per aiutare i giovani rifugiati (come il “Passaporto europeo delle qualifiche dei rifugiati”), gli sforzi per contrastare il traffico di migranti, raddoppiati dopo le decisioni del Vertice di Reikiavik del 2023. Ultimo, ma non meno importante, le sovvenzioni offerte dalla Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa per l’emergenza e l’assistenza a lungo termine degli Stati membri che accolgono le persone in fuga dall’Ucraina. L’impegno è portato avanti anche in collaborazione con l’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali e con l’UNHCR, dal momento che “il Consiglio d’Europa intende continuare a contribuire al raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel Global Compact sui rifugiati.”