Giornata mondiale rifugiato: card. Zuppi, “il Mar Mediterraneo, diventato da ‘mare nostro’ a ‘mare morto’”

“Il Mar Mediterraneo è diventato da ‘mare nostro’ a ‘mare morto’, del quale sembra che nessuno si prenda cura”. Con queste parole il card. Matteo Zuppi, presidente della Cei, ha aperto ieri il suo intervento nel corso dell’incontro dal titolo, “La forza dell’inclusione”, organizzato da Unhcr in occasione della Giornata mondiale del rifugiato. “Il nostro è un mondo dove i rifugiati non sono i benvenuti – ha aggiunto – i rifugiati vengono spesso dipinti come nemici: non darò mai il benvenuto a una persona di cui ho paura, lo guarderò sempre con diffidenza. Ma un mondo dove i rifugiati sono i benvenuti è un mondo più bello per tutti: cominciamo da noi”. L’evento si è tenuto nella sede capitolina dell’università Guido Carlo Luiss, ed è stato dedicato alla realtà dei corridoi umanitari e lavorativi. Nel corso dell’incontro sono state premiate, con il “Welcome. Working for refugee integration”, alcune aziende coinvolte nella promozione dell’uomo attraverso l’inserimento lavorativo dei beneficiari di protezione internazionale. “Una società più inclusiva non solo è possibile, ma è necessaria per il presente e il futuro del nostro Paese” ha detto Chiara Cardoletti, rappresentante di Unhcr per l’Italia, la Santa Sede e San Marino. Per Claudia Parzani, presidente di Borsa Italiana e Senior Advisor Linklaters “è bello premiare le aziende che riconoscono il valore dell’inclusione. Ci sono due rette: una che corre verso l’etica e l’altra che corre verso il business e in questo caso sono rette parallele che corrono insieme”.

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