Il 1700° anniversario del Concilio di Nicea è “un bellissimo segno di speranza, che ha un posto speciale nella storia della riconciliazione tra cattolici e luterani”. Lo ha detto il Papa, ricevendo in udienza una delegazione della Federazione luterana mondiale. “Ciò che è accaduto il 31 ottobre 1999 ad Augusta è un altro segno di speranza nella nostra storia di riconciliazione”, ha proseguito Francesco ricordando la Dichiarazione firmata da cattolici e luterani: “Conserviamolo nella memoria come qualcosa di sempre vivo. Che il 25° anniversario sia celebrato nelle nostre comunità come una festa della speranza”. “Che il Dio della speranza sia con noi e continui ad accompagnare con la sua benedizione il nostro dialogo della verità e della carità”, l’auspicio del Papa, che ha citato il “caro vescovo Zizioulas”, “pioniere dell’ecumenismo”, il quale “diceva che lui conosceva la data dell’unione dei cristiani: il giorno del giudizio finale! Ma nel frattempo, diceva, dobbiamo camminare insieme: camminare insieme, pregare insieme e fare la carità insieme, in cammino verso quel giorno ‘iperecumenico’ che sarà il giudizio finale. Così diceva lui. Zizioulas aveva un bel senso dell’umorismo!”.