Giornata mondiale del rifugiato: Unhcr su America Latina, “situazione senza precedenti, a causa di sei grandi situazioni di crisi”

Sono 23 milioni i rifugiati, gli sfollati interni e gli apolidi in America Latina a causa di sei grandi crisi umanitarie che hanno messo la regione in un’emergenza senza precedenti, secondo i dati diffusi dall’agenzia Onu per i rifugiati Unhcr alla vigilia della Giornata mondiale del rifugiato. I dati, riportati dall’agenzia Efe, fanno parte del rapporto annuale pubblicato i giorni scorsi dall’Unhcr che mercoledì e giovedì prossimi a Bogotá, terrà la terza consultazione del processo “Cartagena +40”, in cui i Paesi dell’America Latina e dei Caraibi cercheranno soluzioni per gli sfollamenti causati anche da disastri e dagli effetti della crisi climatica, anche con la partecipazione della rete ecclesiale continentale Clamor.
Le sei crisi che hanno aumentato il numero di sfollati nella regione si concentrano nel nord dell’America centrale, nel triangolo formato da Guatemala, Honduras ed El Salvador; in Nicaragua, Haiti, Colombia, Venezuela ed Ecuador, come ha spiegato Juan Carlos Murillo, responsabile delle Relazioni esterne dell’Ufficio dell’Unhcr per le Americhe. “Lo sfollamento forzato nella nostra regione è diventato una situazione senza precedenti in termini non solo di numeri ma anche di complessità” ha dichiarato il funzionario all’agenzia. Secondo Murillo, nel caso di Guatemala, Honduras ed El Salvador, a causa della violenza della criminalità organizzata e di altri fattori come il cambiamento climatico, “più di un milione di persone sono state costrette a lasciare i loro Paesi”. Per quanto riguarda il Nicaragua, “con più di 200.000 persone che sono state costrette a fuggire dal loro Paese soprattutto a causa di questioni politiche e della situazione dei diritti umani”. La persecuzione del governo di Daniel Ortega nei confronti dei suoi oppositori politici lo ha portato a revocare la nazionalità a decine di nicaraguensi, rendendoli apolidi. Quindi, l’emergenza Haiti, “con più di 580.000 sfollati interni e 800.000 persone che necessitano di protezione internazionale in diverse parti del continente”. Un’ulteriore crisi è quella della Colombia, dove il persistente conflitto armato sta causando “sfollamenti interni che interessano più di 6,9 milioni di persone”, oltre a “movimenti transfrontalieri di colombiani che necessitano di protezione internazionale”.
Resta estremamente grave la situazione in Venezuela, con più di 7,7 milioni di persone che hanno lasciato il loro Paese. Infine, l’Ecuador, dove, di fronte all’insicurezza e alla violenza della criminalità organizzata “molte persone hanno dovuto spostarsi verso l’interno del Paese o hanno attraversato un confine internazionale in cerca di protezione e sicurezza”.

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