Migranti: veglia di preghiera per i morti in mare. Card. Zuppi, “non possiamo annegare la nostra umanità”

(Foto Calvarese/SIR)

“Il diritto d’asilo continua a navigare insicuro nelle navi dei migranti. Ma un Mediterraneo che diventa insicuro perde sé stesso”. Lo ha detto questa sera, nella basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma, il card. Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, alla veglia ecumenica di preghiera “Morire di speranza”, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio con Centro Astalli, Caritas, Migrantes, Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, Acli, Simo, Comunità Papa Giovanni XXIII e Acse, in memoria di quanti perdono la vita nei viaggi verso l’Europa.
Il presidente della Cei si è appellato all’Europa il cui Parlamento europeo è appena stato rinnovato: “Su questi temi non ci si divida – ha detto –. Nel naufragio di pochi giorni 66 persone sono state disperse, di cui 26 bambini, molti dei quali afgani. E anche questo dovrebbe suscitare tante reazioni. Ognuno è un pezzo dell’unico mosaico, immagine di Dio. Di quel mosaico che permette di capire la bellezza di Dio e di ogni persona. Non possiamo annegare la nostra umanità”.

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