Diocesi: Caritas Genova, “la povertà sta aumentando, incontrate 1.600 persone per la prima volta nel 2023”

Si è svolta questa mattina la conferenza stampa di presentazione delle “Anticipazioni e tendenze del Rapporto Povertà 2023”, sui dati rilevati dai 34 centri di ascolto vicariali della diocesi di Genova. L’Osservatorio della povertà e delle risorse della Caritas diocesana di Genova ha presentato i dati contestualmente alla diffusione dei dati nazionali contenuti nel Report statistico nazionale 2024 di Caritas italiana, “La povertà in Italia”. Insieme al Rapporto genovese, Caritas Genova ha presentato anche i risultati di un sondaggio diffuso on line sulla percezione della povertà da parte dei genovesi.
“I dati raccolti dalla Caritas diocesana – afferma Giuseppe Armas, direttore di Caritas Genova – confermano quelli più complessivi di Caritas italiana: anche a Genova la povertà sta aumentando, con 1.600 persone incontrate per la prima volta dai centri di ascolto nel 2023. Alla condizione ben conosciuta di persone che sono in grave marginalità, si sta aggiungendo un’altra grande fascia di popolazione che costantemente e progressivamente sta entrando in una condizione di grandissima difficoltà a reggersi sulla linea dell’autonomia, a provvedere al mantenimento dell’alloggio, alle necessità della famiglia e in modo particolare ai bisogni dei figli. Su questo punto, la povertà nell’infanzia, abbiamo incentrato il Rapporto, perché è uno dei dati che emerge dalla rilevazione con maggior chiarezza: a Genova 1 bambino su 5 si trova in stato di povertà assoluta (in Italia il rapporto è 1 su 4)”.
“Domani impossibili è il titolo della ricerca Save the Children sulla povertà nella fascia dei minori. Caritas italiana ha collaborato alla ricerca con un focus specifico sulla fascia 0-3 anni – spiega Margherita Goretti dell’Osservatorio delle povertà e delle risorse di Caritas Genova -, sottoponendo in Liguria 50 questionari, grazie alla collaborazione delle Caritas diocesane. Dalla ricerca è emerso chiaramente che queste famiglie hanno difficoltà a fare fronte alle spese più semplici quotidiane. Gli ambiti a cui si rinuncia per primi sono la socialità e le spese per la salute e la cura personale. Sono famiglie in cui purtroppo, l’arrivo di un nuovo figlio piccolo, le attività di ricerca di lavoro o i percorsi di formazione spesso si interrompono bruscamente”.
“Quest’anno – commenta Giulia Pongiglione dell’Osservatorio delle povertà e delle risorse di Caritas Genova – abbiamo realizzato un sondaggio on line per indagare quale fosse la percezione sulla povertà nella nostra città. Chi ha risposto si è dichiarato molto spesso sorpreso dalla reale situazione presentata dai dati sulla povertà. È stato espresso frequentemente il desiderio di approfondire i temi e manifestata la disponibilità all’impegno. Alla domanda su quale si ritiene sia la misura giusta per contrastare la povertà, sono stati spesso indicati il sostegno al lavoro e alle fragilità, così come la necessità di misure a supporto della casa e l’accesso ai servizi pubblici”.
Ogni approfondimento e il Rapporto integrale su Genova sono disponibili sul sito www.caritasgenova.it.

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