Porto Rico: Caguas, il vescovo denuncia i continui blackout che si verificano nell’isola dopo la privatizzazione del servizio. “Le giustificazioni delle società non reggono”

(Foto Conferenza episcopale Porto Rico)

Porto Rico subisce continue interruzioni del servizio elettrico. Un fenomeno che, in particolare, riguarda la città di Caguas, come denuncia, in una dura nota pervenuta al Sir, il vescovo di Caguas, mons. Eusebio Ramos Morales. “Ancora una volta, senza alcuna ragione climatica – scrive il vescovo -, questa città sta subendo le conseguenze di continui blackout elettrici dopo la privatizzazione dell’Autorità per l’energia elettrica. Una risorsa monopolistica e preziosa del Paese che la politica, l’opportunismo e la negligenza di alcuni hanno gradualmente portato al fallimento”, in seguito alla decisione di “privatizzare questo servizio elettrico, che è costato molti sforzi e sacrifici a un’intera generazione precedente. Oggi il sistema è nelle mani di due società esterne che conoscono a malapena la geografia dell’isola, che non hanno molti dipendenti locali esperti, ma che hanno un management arricchito da alti stipendi. Le aspettative di un sistema elettrico efficiente e rinnovato, che avrebbe garantito un futuro economico migliore a Porto Rico, sono rimaste tali per quattro anni: aspettative disattese”.
Prosegue la nota: “Le scuse, le giustificazioni e le spiegazioni insensibili sono superflue quando il tempo è trascorso e queste aziende sapevano già del cattivo stato degli impianti e della rete elettrica del Paese. Questi erano stati ripristinati dopo l’uragano Maria; il loro deterioramento, le loro debolezze strutturali e funzionali erano tristemente evidenti. Tuttavia, la demagogia politica di alcuni e lo scopo di lucro di altri sono stati i fattori determinanti per la privatizzazione della struttura elettrica del Paese con contratti onerosi, che oggi ci intrappolano come popolo, e nessuno vuole assumersi una vera responsabilità al riguardo”. Nel frattempo, “i cittadini continuano a pagare le bollette salate, pur non ricevendo un servizio adeguato”. Conclude mons. Ramos: “Chiediamo semplicemente il servizio attento ed efficiente che ci era stato promesso con questo nuovo piano di privatizzazione del nostro sistema di generazione e trasmissione dell’elettricità. Basta con le scuse, le giustificazioni e il cattivo servizio!”.

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