“Carissimi maturandi, attraverso la prova che vi accingete ad affrontare, è come se la vita vi porti a varcare la soglia d’ingresso nella sua fase adulta, perché, prescindendo dai molteplici significati che l’Esame di Stato reca in sé, per voi è una sorta di ‘rito di passaggio’ per la sua valenza pubblica e privata”. Lo sottolinea il vescovo di Castellaneta, mons. Sabino Iannuzzi, rivolgendosi agli studenti che da domani affronteranno gli esami di maturità.
“Se in questi giorni, con la memoria del cuore, vi accadrà di tornare all’affascinante itinerario scolastico sinora percorso, avrete infinite ragioni per gioire e ringraziare il Signore di quanto vissuto, soprattutto per i rapporti benefici che siete riusciti ad edificare e praticare – osserva il presule -. Sono sicuro che, assieme agli altri valori acquisiti nel corso della formazione scolastica, sentiate particolarmente a voi cari i preziosi tesori che la didattica, quando realmente autentica e proficua, dispensa generosamente agli studenti: la parola e la testimonianza del maestro, la ricerca del sapere nella verità, del bene comune e della giustizia, l’accoglienza e l’inclusione, l’uguaglianza nonostante la poliedrica diversità di ognuno, la comunione nella dinamica della molteplicità, la partecipazione proattiva, la convivenza civile e la solidarietà politica, l’empatia dell’amicizia sincera, la reciprocità del rispetto e del dono di sé… L’aspirazione alla bellezza, l’esperienza entusiasmante della libertà… L’incantesimo dell’ora di lezione a cui più volte, in futuro, vi farà piacere ritornare con sentimenti di gratitudine mista di nostalgia”.
Mons. Iannuzzi spiega: “Il messaggio che desidero consegnarvi, col cuore di chi tiene realmente al vostro bene e vi cammina accanto, è di continuare ad alimentare, attraverso lo studio costante e permanente, il ‘potere del pensiero’ che la scuola ha contribuito a potenziare e strutturare. Apparentemente studiare sembra non dare immediati e appaganti profitti, eppure resta il migliore investimento sulla vita per la maturazione integrale della persona: quella maturità che, ormai giunti al capolinea scolastico, vi accingete ad acquisire e certificare con l’esito positivo di un esame”.
Infine, l’auspicio: “Come vorrei che nel corso di questa importante verifica, assieme all’emozione e alla trepidazione, percepiate anche la mia discreta vicinanza nella preghiera che riserverò per ognuno. Sappiate che sono con voi e, soprattutto, lo è il Signore! Coraggio ragazzi e… Ad maiora semper!”.