Giustizia, parola potente nell’immaginario biblico, nella storia delle tradizioni cristiana, nel pensiero sociale della modernità. Quasi un grido, che ha sostenuto e sostiene l’impegno di molti – uomini e donne – dinanzi a situazioni strutturalmente inique, nella società ma anche nella Chiesa.
“Quando la giustizia rigenera” è il titolo del numero 261 (il terzo del 2024) di “Credere Oggi”, la rivista delle Edizioni Messaggero Padova dedicata alla teologia e alla cultura religiosa, che mira a comprendere alcuni cambiamenti degli ultimi decenni nel segno della “giustizia ripartiva”. A orientare in tal senso sono soprattutto interrogativi allarmanti: come rendere davvero giustizia alle vittime, aldilà del risarcimento del danno? Come attivare pratiche che non si limitino alla punizione dei colpevoli, ma generino anche una vita serena, felice, buona, dando luogo a nuove identità più condivise e sicure? È possibile ripensare la giustizia in modo che essa serva a rigenerare le nostre relazioni quando sono ferite o violentate?
Sono forti oggi le situazioni di ingiustizia nella società e nella Chiesa: è necessario dunque pensare diversamente. La sfida è quella di ricercare una giustizia che non sia solo punizione, ma aiuti a cambiare, a rinnovarsi, a diventare tutti più giusti.
I diversi contributi di questo numero di “Credere Oggi” tentano di esplorare nuove vie esaminando i fondamenti delle pratiche rigenerative emergenti e le loro assonanze con la prospettiva biblica, presentando anche le forme concrete in cui esse si realizzano nelle istituzioni pubbliche e nelle chiese.
Hanno contribuito al numero Donata Horak (curatrice), Antonio Autiero, Guido Bertagna, Andrea Bigalli, Marinetta Cannito, Fulvio Ferrario, Rafael Luciani, Simone Morandini, Serena Noceti, Roberto Oliva, Donatella Pagliacci.