G7: Meloni, “non è una fortezza chiusa in sé stessa” ma “un’offerta di valori che apriamo al mondo per uno sviluppo condiviso”

(Foto Presidenza del Consiglio dei ministri)

Per il vertice dei Capi di Stato e di Governo del Gruppo dei Sette “gli obiettivi della Presidenza italiana” sono “da una parte chiaramente valorizzare ciò che ci unisce, rafforzare la nostra collaborazione, dall’altra sapere dialogare con tutti”. “Il G7 non è una fortezza chiusa in sé stessa che deve magari difendersi da qualcuno, è un’offerta di valori che noi apriamo al mondo per avere come obiettivo quello di uno sviluppo condiviso”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, aprendo in qualità di presidente di turno del Gruppo dei Sette i lavori ospitati a Borgo Egnazia.
“L’Italia – ha spiegato il premier – ha scelto di ospitare il Summit dei Leader in Puglia. Non è stata una scelta casuale, lo abbiamo fatto perché la Puglia è una regione del sud Italia e il messaggio che vogliamo dare è di un G7 che sotto Presidenza italiana vuole rafforzare il suo dialogo con le Nazioni del Sud globale”. “Lo abbiamo fatto – ha proseguito – perché questa terra è storicamente un ponte tra occidente e oriente, è una terra di dialogo al centro del Mediterraneo, di quel mare di mezzo che collega i due grandi spazi marittimi del globo, cioè l’Atlantico da una parte e l’Indo-Pacifico dall’altra. Quel mare è rappresentato anche nel simbolo che l’Italia ha scelto per questa Presidenza italiana, insieme a un altro simbolo della nostra identità che è l’ulivo secolare, con le sue radici solide, le sue fronde proiettate nel futuro, tra le fronde sette olive che sono i simboli delle nostre Nazioni che cooperano insieme sulle grandi sfide globali”. “Parleremo ovviamente delle crisi in atto a partire da Ucraina e Medio Oriente, costruiremo sui lavori della Presidenza giapponese avanzando sulla necessità di creare catene di approvvigionamento solide e controllabili, su quella che è probabilmente la sfida più complessa del nostro tempo, e cioè l’avvento dell’intelligenza artificiale generativa, chiaramente con la necessità di coglierne le opportunità governandone i rischi, torneremo sull’importanza di una nostra maggiore attenzione alla regione dell’Indo-Pacifico, ma come sapete la Presidenza italiana ha voluto dedicare ampio spazio a un altro continente che è fondamentale per il futuro di tutti noi, che è l’Africa, con le sue difficoltà, le sue opportunità, ci chiede un approccio diverso da quello che spesso abbiamo dimostrato in passato”, ha precisato Meloni, secondo cui “all’Africa, non solo all’Africa, è legata un’altra questione fondamentale che l’Italia ha messo al centro della Presidenza, che è la questione della migrazione, il ruolo sempre più preoccupante che stanno assumendo organizzazioni di trafficanti, sfruttando la disperazione degli esseri umani”. Dicendosi “certa che riusciremo in questi due giorni a portare avanti un confronto che sarà in grado di regalare risultati concreti e misurabili”, il presidente ha concluso augurando che “in questi due giorni, nonostante si lavori moltissimo, riuscirete anche ad assaporare un po’ dell’ospitalità per la quale l’Italia è famosa nel mondo”.

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