I lavori della 398ª Assemblea plenaria della Conferenza episcopale polacca (Kep) si svolgeranno in modo da assicurare ai presuli “l’esperienza della sinodalità così fortemente sottolineata da Papa Francesco”, come ha rilevato il segretario della Kep, mons. Artur Miziński, a proposito dell’incontro a Varsavia previsto dal 10 al 12 giugno. I vescovi, inoltre, celebreranno in maniera solenne il 40° anniversario del martirio di p. Jerzy Popiełuszko, barbaramente assassinato dai sicari dei servizi segreti del regime comunista polacco e dichiarato martire da Giovanni Paolo II. Mons. Miziński, che dopo 10 anni a capo della Segreteria della Kep cederà il posto al suo successore eletto dai membri dell’Assemblea, ha anche annunciato che i presuli “esamineranno da vicino le modalità di svolgimento delle sessioni plenarie valutando la loro adeguatezza alle sfide della modernità”. La plenaria sarà preceduta da una seduta del Consiglio permanente dell’episcopato polacco i cui membri – il card. Kazimierz Nycz dell’arcidiocesi di Varsavia e il card. Grzegorz Ryś, arcivescovo di Łódź, insieme a 11 vescovi diocesani fra i quali il presidente dell’episcopato mons. Tadeusz Wojda, il primate di Polonia, mons. Wojciech Polak, e il segretario della Kep, mons. Artur Miziński – analizzeranno, come recita l’annuncio pubblicato dall’ufficio stampa Kep, “le questioni correnti della Chiesa in Polonia” e quindi, probabilmente, anche gli esiti delle elezioni al Parlamento europeo che in tutto il Paese si svolgeranno nella giornata di domenica 9 giugno. Tra le questioni all’esame della Kep ci saranno anche le modifiche della modalità d’insegnamento della religione nelle scuole, la cui riforma è stata preannunciata dal governo di Donald Tusk (dal 2014 al 2019 presidente del Consiglio europeo) ed è oggetto di un ampio dibattito in seno alla società civile. In considerazione di un sempre più ristretto numero di studenti che frequentano il corso di catechesi, il governo vorrebbe ridurre il numero delle lezioni settimanali e togliere il voto finale dal computo della media annuale di ogni allievo. Non è escluso che durante la plenaria siano esaminante anche delle altre proposte di cambiamento delle norme vigenti attualmente in Polonia e relative alla liberalizzazione dell’aborto (consentito oggi solo nel caso di pericolo di vita della madre e della gravidanza come frutto di un reato) e all’accesso ai contracettivi e ai farmaci contenenti come principio attivo il Lng (la cosiddetta pillola del giorno dopo) che potrebbe essere concesso, senza il consenso di genitori né prescrizione medica, anche a minori di 16 anni.