Romania: assemblea del sinodo della Chiesa greco-cattolica. I vescovi invitano a votare e “tenere conto dei principi cristiani”

(Foto Arcieparchia di Blaj)

Si è conclusa oggi a Blaj l’assemblea ordinaria del Sinodo dei vescovi della Chiesa greco-cattolica romena, svoltasi sotto la presidenza dell’arcivescovo maggiore, il card. Lucian Muresan. I vescovi delle sei eparchie della Romania hanno parlato del percorso sinodale, dalla prospettiva della Chiesa greco-cattolica; dell’incontro nazionale della gioventù, che sarà ospitato a settembre dall’arcieparchia di Blaj; dell’anno dedicato al vescovo martire Iuliu Hossu (2025); della missione dei religiosi, sacerdoti e laici nella chiesa locale. Nel primo giorno, il 6 giugno, all’apertura dei lavori ha preso parte anche Ciprian Olinici, segretario di stato per i culti, nel governo romeno. Nel pomeriggio, i vescovi hanno partecipato all’inaugurazione, a Blaj, del Centro di spiritualità “Il beato vescovo martire Ioan Suciu”. In occasione, le autorità locali hanno conferito post mortem al vescovo Suciu la cittadinanza onoraria di Blaj, la città dove è stato amministratore apostolico prima di essere arrestato dal regime comunista e dove cinque anni fa è stato beatificato da Papa Francesco. La mattina del 7 giugno i vescovi hanno celebrato la messa nella cattedrale di Blaj, insieme agli alunni e gli insegnanti del liceo greco-cattolico della città. Nel comunicato finale dell’assemblea, i gerarchi greco-cattolici hanno reiterato l’invito a votare e a “tenere conto dei principi cristiani nella speranza di una convivenza pacifica”. Il sinodo si riunirà di nuovo a Blaj, tra 12-13 novembre.

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