“Cerchiamo di scegliere persone che concepiscano la politica per quello che è: servizio al bene di tutti e non opportunità per affermare progetti propri o di gruppi che vogliono condizionare e non servire”. Questa l’indicazione con la quale si conclude il messaggio che il vescovo di San Miniato, mons. Giovanni Paccosi, ha rivolto alla comunità diocesana in occasione delle elezioni europee e Amministrative dell’8 e 9 giugno prossimi.
A pochi giorni da “un appuntamento importantissimo” il presule invita “tutti a riflettere sull’importanza di questo appuntamento, in modo particolare quello europeo”. “L’Europa – osserva – non è un continente delimitato da frontiere fisiche, ma da una comune eredità di visione della persona umana, uomo e donna, della libertà e della giustizia, che ha radici antiche e che attraverso una storia drammatica fatta di guerre continue, è giunta a desiderare di costruire un’unità non omologante, ma dove ogni popolo potesse essere se stesso, nella difesa comune della pace”. Da qui scaturisce “il primo grande criterio con cui ognuno di noi deve scegliere chi mandare al Parlamento europeo: chi vuole davvero costruire cammini di pace, nel rispetto dell’altro e nella riduzione della corsa agli armamenti, pensando una difesa sì, ma governata da una visione morale”. “L’altro criterio che mi sento di indicare – prosegue il vescovo – è quello della difesa di un’idea di persona umana: uomo e donna, famiglia, rispetto della vita, soprattutto dei più fragili ed emarginati, di solidarietà e di rispetto dell’altro. Non è facile scegliere e la Chiesa non dà indicazioni partitiche, ma invita ognuno a assumere la propria responsabilità nella scelta di persone che promuovano le ragioni fondamentali per cui l’Europa esiste”. Rivolgendosi poi ai giovani, mons. Paccosi li esorta: “Prendete in mano il vostro diritto a scegliere persone che possano collaborare a un’Europa che costruisca la pace, la giustizia verso i più deboli e la libertà, nella democrazia reale in cui ognuno può essere se stesso e dare il proprio contributo”. “Anche nella scelta per le elezioni amministrative – sottolinea il vescovo – questi stessi criteri sono fondamentali, perché il servizio al bene comune quotidiano, nell’amministrazione delle nostre città e paesi, esprime una visione dell’uomo e della società”. “Chi afferma solo se stesso, chi non ha a cuore il bene dei più deboli ma solo il potere, non potrà mai essere buon amministratore”, ammonisce mons. Paccosi, augurando “che il Signore ci guidi tutti a scegliere nel modo migliore possibile”.