Papa Francesco: udienza, “pensiamo alle guerre, a tanti bambini che non hanno da mangiare, a tante ingiustizie sociali”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Il nostro cuore assomiglia a quell’abisso deserto e tenebroso dei primi versetti della Genesi. In esso si agitano sentimenti e desideri opposti: quelli della carne e quelli dello spirito”. E’ l’immagine scelta dal Papa, al termine della catechesi dell’udienza di oggi in piazza San Pietro, la prima dedicata allo Spirito Santo e la Chiesa.” Siamo tutti, in un certo senso, quel ‘regno diviso in sé stesso’ di cui parla Gesù nel Vangelo”, ha attualizzato Francesco: “Intorno a noi possiamo dire che c’è un caos esterno, sociale e politico – pensiamo alle guerre, a tanti bambini che non hanno da mangiare, a tante ingiustizie sociali – e un caos interno ad ognuno di noi”. “Non si può sanare il primo, se non si comincia a risanare il secondo!”, la tesi del Papa, che ha concluso a braccio: “Facciamo un bel lavoro per fare della nostra confusione interiore una chiarezza dello Spirito Santo. E’ la potenza di Di che fa questo, e noi apriamo il cuore perché lui possa farlo. Che questa riflessione susciti in noi il desiderio di fare esperienza dello Spirito creatore. Da oltre un millennio la Chiesa ci mette sulle labbra il grido per chiederlo: ‘Veni creator Spiritus!’, Vieni o Spirito creatore! Visita le nostre menti. Riempi di grazia celeste i cuori che hai creato. Chiediamo allo Spirito Santo che venga a noi e ci faccia persone nuove, con la novità dello Spirito”.

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