Aiuti per 201 milioni di euro per la crisi umanitaria in Burkina Faso, Camerun, Ciad, Mali, Mauritania, Niger e Nigeria sono stati annunciati oggi dal commissario Janez Lenarčič durante la riunione degli alti funzionari sulla regione dello Sahel e lago Ciad. Il finanziamento sosterrà progetti umanitari a beneficio della sicurezza alimentare e l’assistenza per la malnutrizione, l’assistenza sanitaria e la protezione, l’acqua, i servizi igienico-sanitari, alloggio e istruzione, nonché il trasporto di operatori umanitari e forniture in località remote e inaccessibili. Da arginare ci sono anche le epidemie e da accompagnare i movimenti di popolazione: per queste due emergenze andranno 2,4 milioni di euro dell’Emergency Toolbox, lo strumento di risposta alle emergenza per le persone vulnerabili al di fuori dell’Ue. Secondo dati della Commissione ci sono oltre 35 milioni di persone che hanno bisogno di assistenza, per una crisi che “rimane in gran parte sottofinanziata”: nel 2023 solo un terzo degli aiuti necessari sono effettivamente arrivati. Violenza e conflitti armati sono all’origine della crisi umanitaria, la cui conseguenza prima e immediata è la crisi alimentare che nei prossimi mesi colpirà oltre di 46 milioni di persone. Sono oltre 10 milioni gli sfollati, oltre 12.000 scuole chiuse per 2,2 milioni di bambini.