“Non venga mai a mancare il richiamo e la preghiera per la pace nel mondo e nello stesso tempo per la pacificazione nei rapporti interpersonali. L’uno e l’altro sono profondamente uniti e costituiscono la premessa per una pace duratura”. E’ l’appello contenuto nel messaggio di mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, in occasione della Giornata mondiale del turismo. “E’ un’illusione pensare che la guerra sia soltanto un evento che tocca alcune nazioni”, scrive il vescovo, secondo il quale “la pace inizia quando nel cuore di ognuno si installa in maniera stabile la carità che porta il rispetto per l’altro e il senso di fraternità che tutti accomuna”. “Essere costruttori di pace non solo è possibile, ma è richiesto a quanti intraprendono un viaggio”, sostiene il pro-prefetto sulla scorta di Papa Francesco, che nell’Enciclica Fratelli tutti esorta a vivere una “adeguata e autentica apertura al mondo con la capacità di aprirsi al vicino, in una famiglia di nazioni”. ”Un vero programma da inserire nel proprio bagaglio quando si parte per vivere il meritato riposo o per trovare momenti di sosta in cui contemplare la bellezza del creato”, commenta Fisichella, che poi cita il Giubileo Ordinario 2025, che inizierà il 24 dicembre con l’apertura della Porta Santa: “È un’attesa che accompagna chiunque si mette in viaggio, perché la speranza di vivere momenti di serenità e di gioia è un desiderio che non si può comprimere”. In quest’ottica, il turismo “può diventare un segno concreto e tangibile anche per la costruzione della pace”.