Circa 700 chiese apriranno nuovamente le loro porte venerdì 7 giugno per la “Lunga notte delle chiese”. Vengono offerti circa 3.000 programmi individuali. Negli ultimi anni il grande evento ecclesiastico ha sempre attirato circa 300.000 visitatori in tutta l’Austria. Gli organizzatori si aspettano questo numero anche quest’anno. Tutte le chiese rappresentate nel Consiglio ecumenico delle chiese in Austria (ÖRKÖ) parteciperanno alla “Lunga notte”, che si svolge per la ventesima volta nell’arcidiocesi di Vienna. Dalle ore 17:50 le chiese partecipanti suoneranno nuovamente per la “Lunga notte”, che quest’anno si svolgerà in tutta l’Austria ad eccezione del Vorarlberg. Le chiese del Vorarlberg saranno di nuovo presenti nel 2025. Il 7 giugno è celebrato nella Chiesa cattolica come la Festa del Sacro Cuore. Questo è stato il motivo per cui i responsabili della “Lunga notte delle chiese” hanno scelto “cuore” come termine unificante degli eventi. Nei singoli stati federali questo motivo assume forme diverse, ad esempio a Vienna con il motto “Con il cuore aperto” o a Salisburgo con “Il mio cuore nella notte”. Il contenuto del programma verte sui temi della pace e dell’Europa, della salute fisica e mentale e della responsabilità per il creato. Numerose sono anche le offerte culturali e spirituali. Tanti anche gli eventi per bambini e famiglie. La “Lunga notte delle Chiese” è un “simbolo vivente di unità e dialogo”, sottolinea nel suo saluto il vescovo armeno e presidente della ÖRKÖ, Tiran Petrosyan. L’orientamento ecumenico crea uno “spazio stimolante per celebrare insieme, discutere e sviluppare la comprensione reciproca”. Negli ultimi 20 anni, questo evento non ha solo celebrato il cristianesimo, “ma ha anche costruito ponti tra fedi e comunità diverse”. È diventato un “simbolo di diversità che unisce le persone oltre i confini confessionali”, ha affermato il vescovo Petrosyan.