Giornata mondiale bambini: Mcl e Consorzio umana solidarietà, in arrivo famiglie da Afghanistan, Pakistan, Nigeria e Ucraina

In occasione della Giornata mondiale dei bambini che si terrà a Roma il 25 e il 26 maggio 2024 sarà di oltre 150 persone il gruppo di famiglie con bambini, in arrivo dalla Sicilia e dal Lazio anche dalle strutture di accoglienza diffusa e Sai afferenti al Consorzio umana solidarietà s.c. aderente al Movimento cristiano lavoratori (Mcl), che prenderanno parte a questa vera e propria festa dedicata ai più piccoli voluta da Papa Francesco.
Al gruppo di famiglie, bambini e operatori si uniranno anche gli ospiti delle strutture di diverse nazionalità e provenienze: dall’Ucraina, dalla Libia, Afghanistan, Nigeria e Pakistan. Ogni famiglia ha un suo vissuto e condivide con le altre il fatto di avere abbandonato il proprio paese, le proprie famiglie, le proprie radici.
“Da Papa Francesco – spiega Paolo Ragusa, presidente regionale di Als-Mcl Sicilia e coordinatore del Consorzio umana solidarietà – vogliamo portare anche un messaggio di speranza e di integrazione attraverso le storie di quanti sono sostenuti e accompagnati da noi. Vogliamo raccontare, partecipando a questa grande festa, che possiamo essere una speranza per quanti arrivano nel nostro Paese soprattutto per i più piccoli”.
“Non basta dare un tetto – aggiunge Ragusa – ma dobbiamo offrire quel senso di umanità, di accoglienza e di misericordia propria del nostro paese e che il Papa ci chiede sempre di utilizzare come metodo nell’incontro con chi viene da lontano”.
Tra chi arriverà a Roma dalla Sicilia occidentale, c’è un nucleo familiare composto da padre, madre e 4 bambini. Nonostante siano di religione musulmana, sono entusiasti di partecipare all’evento e di incontrare Papa Francesco. Loro sono all’interno del progetto di accoglienza dal dicembre del 2022. Provengono dall’Afghanistan e sono arrivati in aereo dopo essere fuggiti dal proprio Paese per motivi di guerra. Il padre era un impiegato, mentre la madre una casalinga. Con loro, in Italia, è presente anche la nonna paterna, mentre il nonno è rimasto inizialmente in Afghanistan. Ora si è proceduto a fare il ricongiungimento familiare e sono in attesa che avvenga a livello pratico, perché hanno già avuto il nulla osta. Un altro nucleo familiare è invece composto da padre, madre e un figlio di 8 anni. Sono originari del Pakistan e sono nel progetto di accoglienza da ottobre 2022, dopo essere arrivati con l’aereo in Austria e poi in autobus in Italia. Anche loro sono di religione musulmana ma molto contenti di partecipare all’evento.
Dalla Sicilia orientale proviene una famiglia nigeriana composta da marito, moglie e una bambina di 5 anni. Sono all’interno del progetto di accoglienza dal luglio 2021. Partiti dalla Libia a marzo 2016, hanno raggiunto l’Italia e sono stati inseriti nel Cara di Mineo. Da lì hanno raggiunto la Germania (dove è nata la bambina) e poi sono ritornati in Italia, dove sono stati inseriti all’interno di una struttura del Sai. Sono di religione cristiana e molto contenti di venire a Roma per l’incontro con il Papa.
Da Roma si aggregano per incontrare il Papa anche due nuclei ucraini. Si tratta di 1 bambino e 1 bambina con delle patologie rare seguiti dal Bambin Gesù e qui con le loro mamme. Sono arrivati con i corridoi umanitari e vengono da un ricovero di 8/9 mesi e diversi interventi chirurgici per le loro patologie gravissime. Sono in carico alla struttura da febbraio 2024 e la struttura ha attivato tutti i servizi a livello scolastico, sanitario e terapeutico-riabilitativo. Una delle due mamme è giovanissima, l’altra in Ucraina era un architetto. I loro mariti inizialmente erano in Ucraina, ma adesso si trovano anche loro qui in Italia, c’è stato il ricongiungimento circa un mese fa.

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