Oggi, 23 maggio, Papa Francesco ha autorizzato il Dicastero delle cause dei santi a promulgare il decreto riguardante il miracolo attribuito all’intercessione del venerabile servo di Dio Giovanni Merlini, sacerdote e missionario del Preziosissimo Sangue (Spoleto 28 agosto 1785 – Roma 12 gennaio 1873).
La Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue, unita alla Congregazione delle Adoratrici del Sangue di Cristo, e alle Chiese particolari, dove la Famiglia del Preziosissimo Sangue è presente in Italia e nel mondo e in comunione con i Movimenti Laicali, ispirati alla spiritualità del Sangue di Cristo, “rende grazie a Dio” per il dono ricevuto, mentre con cuore orante condivide il comune auspicio che si possa presto celebrare la beatificazione del venerabile servo di Dio Giovanni Merlini.
“Con affetto filiale ed esultanza – afferma don Emanuele Lupi, moderatore generale della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue -, in unità, rivolgiamo al Santo Padre Francesco sentimenti di profonda gratitudine per aver arricchito la Chiesa universale di un nuovo beato, uomo di sapienza e di discernimento, operatore di riconciliazione e di pace, missionario della misericordia, testimone del mistero del Sangue Prezioso di Cristo. Per la nostra Congregazione, don Giovanni Merlini è una figura di riferimento, un esempio in cui possiamo trovare l’immagine di Dio, perché in fondo sappiamo che abbiamo bisogno dei santi, di esempi concreti di uomini e donne che ci ricordano la presenza di Dio nel mondo e nel quotidiano della nostra vita”.
Suor Nicla Spezzati, Adoratrice del Sangue di Cristo e postulatrice della causa, evidenzia che don Merlini era un “uomo dai mille talenti: esuberante e riflessivo, metodico e artista, puntuale, preciso, ma con una apertura di mente e di cuore su un orizzonte vasto. Un uomo in carne ed ossa dal tratto democratico e amico, coerente con i principi professati, inflessibile nell’esigere da se stesso più che dagli altri, indulgente nel comprendere gli altri più che se stesso. Un uomo chiaro, restio ai compromessi, assorto nella preghiera fino ad estraniarsi dalla realtà, ma così inserito nella realtà da presumere di renderla tutta una preghiera. Capace di dirigere grandi opere o semplicemente di porsi sulla strada, a distribuire acqua fresca da una fonte ai contadini ciociari, che tornavano al tramonto dalla fatica dei campi. Consigliere stimato di Papa Pio IX e, insieme, missionario tra i ‘briganti’ della campagna romana cui si faceva prossimo di misericordia e operatore di pace. Uomo appassionato dell’umanità quotidiana, convinto che ogni debolezza e fragilità può essere portata a vita, nell’incontro con il Cristo del Vangelo”. Giovanni Merlini riposa a Roma nella chiesa dei Crociferi, a Fontana di Trevi, accanto al suo padre e maestro, S. Gaspare del Bufalo. “Sono sicura che questo nuovo beato, dai confusi e grigi frammenti del quotidiano, ci inviti, oggi, a edificare l’ordine dell’Amore che genera”, conclude la postulatrice.