Papa Francesco: udienza, “Dio è attratto dalla nostra piccolezza, quando noi la accettiamo”

“L’umiltà è la porta d’ingresso di tutte le virtù”. Lo ha detto il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, dedicata a questa virtù. “La misericordia, la purezza di cuore nascono da quel senso interiore di piccolezza”, ha spiegato Francesco, ricordando che “nelle prime pagine dei Vangeli, l’umiltà e la povertà di spirito paiono essere la fonte di tutto”. “L’annuncio dell’angelo non avviene alle porte di Gerusalemme, ma in uno sperduto paesino di Galilea, talmente insignificante che la gente diceva: ‘Da Nazaret può venire qualcosa di buono?’”, ha sottolineato il Papa, “ma è proprio da lì che il mondo rinasce”. “L’eroina prescelta non è una reginetta cresciuta nella bambagia, ma una ragazza sconosciuta: Maria”, ha proseguito: “La prima ad essere stupita è lei stessa, quando l’angelo le porta l’annuncio di Dio. E nel suo cantico di lode, il Magnificat, risalta proprio questo stupore”. “Dio è attratto dalla piccolezza di Maria, che è soprattutto una piccolezza interiore”, ha commentato Francesco. ”E anche è attratto dalla nostra piccolezza, quando noi accettiamo questa piccolezza”, ha aggiunto a braccio: “Da qui in avanti Maria si guarderà bene dal calcare il palcoscenico. La sua prima decisione dopo l’annuncio dell’angelo è andare a servire la cugina”. “Le persone umili dal loro nascondimento non vogliono uscire mai”, ha detto il Papa ancora a braccio: “Possiamo immaginare che anche lei abbia conosciuto momenti difficili, giorni in cui la sua fede avanzava nell’oscurità. Ma questo non ha mai fatto vacillare la sua umiltà, che in Maria è stata una virtù granitica: l’umiltà è una virtù granitica. Questa piccolezza che ci dà l’umiltà è la sua forza invincibile: è lei che rimane ai piedi della croce, mentre l’illusione di un Messia trionfante va in frantumi”.

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