Il presidente della Repubblica di Bulgaria Rumen Radev ha presentato oggi una riproduzione della prima storia del Paese balcanico scritta nel 1667 dal vescovo cattolico Petar Bogdan. Per l’occasione è arrivato da Roma il cardinale Leonardo Sandri che era accompagnato dal nunzio apostolico mons. Luciano Suriani mentre la Conferenza episcopale bulgara è stata rappresentata dal presidente mons. Christo Proykov e dal vescovo di Nicopoli mons. Strahil Kavalenov. Inoltre erano presenti il vicario ortodosso per la città di Sofia, il vescovo Policarpo e il ministro della cultura Nayden Todorov come anche il sindaco di Sofia Vasil Terziev. L’evento si è svolto all’indomani della festa bulgara dedicata ai ss. Cirillo e Metodio, autori dell’alfabeto cirillico usato in Bulgaria.
Il presidente Rumen Radev ha definito l’evento “di particolare importanza per la nostra storia nazionale” e ha ricordato il ruolo dei cattolici bulgari per la custodia dello spirito nazionale chiamando il vescovo Petar Bogdan “guida spirituale eccezionale”. Il presidente ha ricordato che questa sua idea di portare il manoscritto da Modena dove si trova l’originale risale a cinque anni fa quando ne aveva parlato con Papa Francesco. Il capo di Stato ha raccontato come il testo era dato per perso e trovato nel 2017 per caso nella biblioteca “Estensi” a Modena.
La parola è stata data al cardinale Sandri che ha ringraziato per l’invito anche a nome del Segretario di Stato vaticano cardinale Pietro Parolin. “In questi tempi di tensione e guerra, in armonia con le parole di Papa Francesco dobbiamo lavorare insieme per la fraternità e la pace”, ha dichiarato il porporato. Da oggi nel Museo archeologico di Sofia il trattato di Petar Bogdan sarà esposto al pubblico fino al 22 settembre 2024. La copia del manoscritto rimarrà poi a Sofia nella biblioteca nazionale “Ss. Cirillo e Metodio”.