Commissione Ue: in vigore le norme sull’identità digitale. “Più facile accedere a servizi online pubblici e privati”

Sono entrate in vigore con l’inizio di questa settimana le norme sulla creazione di un’identità digitale europea. “Apriranno la strada affinché tutti i cittadini e residenti dell’Ue – puntualizza un comunicato della Commissione europea – possano beneficiare di un portafoglio personale di identità digitale europea nel 2026”. Il portafoglio europeo di identità digitale “consisterà in un’app mobile rilasciata in ciascuno Stato membro. Permetterà ai cittadini e ai residenti dell’Unione di identificarsi online in piena sicurezza per accedere ai servizi online pubblici e privati in tutta Europa”. Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione, ha dichiarato che tale novità “segna un passo importante nello sviluppo del portafoglio di identità digitale dell’Ue. Tra circa due anni, ogni europeo sarà in grado di gestire in sicurezza i documenti digitali personali e di accedere a servizi online pubblici e privati con il pieno controllo dei dati personali da un’app mobile personale offerta su base volontaria a tutti i cittadini e residenti europei”.
Thierry Breton, commissario per il mercato interno, a sua volta ha dichiarato: “L’entrata in vigore delle norme europee sull’identità digitale rappresenta un passo importante verso l’obiettivo per il 2030 di dare ai cittadini europei la possibilità di utilizzare un’identità digitale sicura e rispettosa della privacy. Darà ai cittadini il controllo sui propri dati personali nel mondo digitale e rafforzerà la sovranità tecnologica dell’Europa”.
Il portafoglio di identità digitale “rivoluzionerà l’identificazione digitale. Ogni utente del portafoglio potrà utilizzare servizi online, condividere documenti digitali come la patente di guida mobile o la ricetta elettronica, aprire conti bancari o effettuare pagamenti avendo il pieno controllo dei dati personali”. La Commissione ha già investito 46 milioni di euro del programma Europa digitale in quattro progetti pilota su larga scala, per testare il portafoglio di identità digitale in una serie di casi d’uso quotidiano, tra cui la patente di guida mobile, la sanità elettronica, i pagamenti e i servizi educativi e professionali.

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