Bosnia-Erzegovina: Caritas Italiana e Aics, consegnati generi alimentari a sei mense di Sarajevo. Ruzza (amb. Italia) “vicinanza concreta e solidale alla popolazione”

(Foto Brat)

Inaugurata nei giorni scorsi, a Sarajevo, un’iniziativa solidale promossa da Caritas Italiana che ha visto la consegna di generi alimentari a sei mense della capitale in coordinamento con l’associazione Pomozi.ba, in prima linea nelle attività di sensibilizzazione contro lo spreco di generi alimentari. Ulteriori mense, spiega l’ambasciata italiana a Sarajevo, beneficeranno nelle prossime settimane di eguali apporti. L’iniziativa si colloca nell’ambito del progetto “Brat: Balkan Route- Accoglienza in transito”, finanziato dalla Cooperazione allo sviluppo italiana -Aics e implementato da organizzazioni della società civile italiane e bosniaco-erzegovesi (quali Caritas Italiana, Caritas Bosnia Erzegovina, Ipsia-Acli, Emmaus, Croce Rossa Italiana, Croce Rossa BiH). Finalità del progetto è “sostenere le Autorità del Paese balcanico nel realizzare una migliore gestione del fenomeno migratorio, in particolare rafforzando e diversificando i servizi di accoglienza per i migranti, migliorandone le condizioni sanitarie e psicologiche e favorendone una maggiore integrazione nelle comunità di accoglienza”. Alla cerimonia di consegna era presente il Ministro del lavoro, delle politiche sociali, degli sfollati e dei rifugiati del Cantone di Sarajevo, Enda Pavic Pecenkovic, che ha espresso “gratitudine ed apprezzamento per una donazione di indubbia rilevanza a supporto dei servizi sociali cantonali”. Da parte sua l’Ambasciatore d’Italia in Bosnia Erzegovina, Marco Di Ruzza, ha sottolineato come tale iniziativa “testimoni l’importanza e l’efficacia di tale progetto, con cui l’Italia intende contribuire ad una migrazione più ordinata, sicura e responsabile in Bosnia Erzegovina, anche in linea con il sostegno italiano alle prospettive di integrazione europea del Paese”. “Il progetto Brat – così ancora Di Ruzza – conferma per l’ennesima volta come l’impegno della società civile, in sinergia con la cooperazione allo sviluppo, rappresenti una componente cruciale della presenza italiana in Bosnia Erzegovina: proprio la vicinanza concreta e solidale alle esigenze della popolazione locale spiega più di ogni altra cosa i sentimenti di amicizia ed affetto nutriti verso l’Italia e gli italiani in ogni parte del Paese”. La responsabile di Caritas italiana in BiH per il progetto Brat, Anxhela Zeneli, ha sottolineato come il progetto BRAT si prefigga anche di creare legami significativi tra coloro che viaggiano lungo la rotta balcanica e le comunità locali. La distribuzione di generi alimentari ad alcune mense a Sarajevo, integrando gli interventi dei servizi sociali e degli stessi cittadini della Bosnia Erzegovina, è un modo per sostenere realtà locali che assistono quotidianamente persone in difficoltà. “Questa azione – ha dichiarato la dr.ssa Zeneli – esprime gratitudine alla Bosnia-Erzegovina e ai suoi cittadini, mettendo in risalto il fatto che ogni individuo merita rispetto e una dignità da preservare, indipendentemente dalla sua provenienza”.

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