Haiti: riaperto da ieri dopo tre mesi l’aeroporto di Port-au-Prince. Ottimismo Onu sulla missione internazionale

Il principale aeroporto internazionale di Haiti, come informa Ap, con le altre principali agenzie, è stato riaperto ieri per la prima volta dopo quasi tre mesi, dopo che la violenza di gruppo ne aveva imposto la chiusura all’inizio di marzo. Si prevede che la riapertura dell’aeroporto Toussaint-Louverture della capitale Port-au-Prince possa facilitare gli aiuti umanitari, con l’arrivo di medicinali e di altri beni di prima necessità, mentre il principale porto del Paese resta, invece, non operativo. Al momento, i voli da e per Port-au-Prince sono operati da un’unica compagnia, la Sunrise Airways, un vettore locale. Si prevede che altre compagnie aeree, in questo caso statunitensi attivino i propri voli entro la fine di maggio o l’inizio di giugno. Prima della riapertura, l’unico aeroporto di Haiti in funzione era quello di Cap-Haitien, sulla costa settentrionale del Paese.

La riapertura è un piccolo segno di speranza, anche se non sono mancate negli ultimi giorni, ulteriori azioni delle bande criminali. Ieri, sul proprio sito, le Nazioni Unite hanno comunicato che si stanno installando le infrastrutture necessarie per l’arrivo nel Paese della missione di polizia internazionale, guidata dal Kenya e partecipata da Bahamas, Giamaica, Belize, Benin, Ciad e Bangladesh. Nelle ultime settimane, l’avvio della missione ha preso slancio anche grazia all’attivazione di un fondo fiduciario, finanziato inizialmente con 18 milioni di dollari da Stati Uniti, Canada e Francia.

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